Sostenibilità
La Commissione UE rilancia il nucleare con 1,23 miliardi di euro
Con un investimento di 1,23 miliardi di euro la Commissione Ue ha adottato il programma di ricerca nucleare di Euratom nel periodo tra il 2002 e il 2006. Greenpeace critica
di Redazione
Con un investimento di 1,23 miliardi di euro la Commissione Ue ha adottato il programma di ricerca nucleare di Euratom nel periodo tra il 2002 e il 2006. ”La produzione di energia nucleare sicura e pulita e’ una priorita’ per lo sviluppo sostenibile e puo’ essere una grande contributo al raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto”, ha dichiarato in una nota il commissario Ue alla ricerca Philippe Busquin. Oltre la meta’ del budget (750 milioni di euro) e’ destinata alla ricerca nel campo della fusione nucleare. Euratom dovra’ creare le condizioni necessarie affinche’ la Ue possa accogliere il reattore di fusione sperimentale internazionale (Iter), progetto che unisce l’Unione europea, il Canada, il Giappone e la Russia. ”Sarebbe una buona cosa se Iter fosse insediato in Europa: sono contento di vedere che due Stati membri, Francia e Spagna, si sono proposti di ospitarlo”, ha rilevato Busquin. ”Spero che gli Usa aderiscano al consorzio e ci aiutino a sviluppare questa promettente tecnologia”. Il progetto Iter e’ stato lanciato nel 1985, con l’obiettivo di creare un reattore a fusione, al piu’ presto nel 2005, per un investimento totale di 4 miliardi di dollari su dieci anni. 1,5 miliardi di dollari sono gia’ stati spesi per i progetti e i prototipi del reattore. Nel campo della fissione nucleare, il prossimo programma Euratom si concentrera’ sulla gestione e lo smaltimento delle scorie radioattive e incoraggera’ una stretta cooperazione in materia di ricerca tra le diverse agenzie nazionali di gestione delle scorie, anche se ciascun Stato membro potra’ mantenere la propria strategia. ”Il dibattito sull’energia nucleare dovra’ restare aperto in modo da includerla nel quadro della strategia per uno sviluppo durevole, rafforzando al tempo stesso la ricerca per sviluppare fonti di energia rinnovabili”, ha aggiunto il commissario. La decisione della Commissione Ue di investire nei programmi di ricerca nucleare e’ stata criticata da Greenpeace che l’ha definita ”uno spreco di denaro”. ”E’ una decisione per sprecare soldi in quanto anche i documenti della Commissione provano che per i prossimi 50 anni non ci sono possibilita’ che la fusione possa essere economica”, sottolinea l’associazione ambientalista.
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