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La chiesa ortodossa si mobilita in Grecia

Il timore è che la decisione della Corte europea sull'Italia possa costituire un precedente

di Gabriella Meroni

La Chiesa ortodossa greca si mobilita contro la sentenza europea che mette al bando i crocifissi nelle scuole italiane, e fa appello a tutti i cristiani europei perché si uniscano in una petizione comune. Il timore della chiesa greca, riferisce la Bbc, è che la decisione della Corte europea dei diritti umani possa costituire un precedente. Per questo i vertici ortodossi hanno convocato un sinodo urgente, che si svolgerà la prossima settimana, durante il quale mettere a punto un piano d’azione.

«Sebbene la Chiesa Ortodossa sia divisa da quella cattolica da oltre mille anni», scrive la Bbc, «il caso del crocifisso potrebbe trasformarsi in un motivo di unione». Il capo della chiesa greca, l’arcivescovo Ieronymos, si è unito alle proteste del Vaticano sottolineando che la Corte europea ignora il ruolo del cristianesimo nella formazione dell’identità europea. «Non sono solo le minoranze ad avere diritti, ma anche le maggioranze», ha detto l’arcivescovo, che è intervenuto sul caso spinto da un appello di una madre greca il cui figlio studia in Italia. I timori degli ortodossi – conclude la Bbc – non sono infondati: l’associazione per i diritti umani Greek Helsinki Monitor sta studiando il modo di far valere come precedente la decisione della Corte sull’Italia e ha chiesto ai tribunali greci di rimuovere le icone di Cristo dalle pareti e di non utilizzare più il Vangelo nei giuramenti dei testimoni. Inoltre si è rivolto ai sindacati della scuola perché si mobilitino contro i simboli religiosi nelle classi.

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