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La chiesa del beato don Gnocchi è santuario: il cardinale Scola ha accolto la domanda della Fondazione
La diocesi ambrosiana ha ufficialmente eretto a “Santuario diocesano del beato don Carlo Gnocchi” la nuova chiesa realizzata al Centro IRCCS “S. Maria Nascente”
Con la firma dell’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, la diocesi ambrosiana ha ufficialmente eretto a “Santuario diocesano del beato don Carlo Gnocchi” la nuova chiesa realizzata al Centro IRCCS “S. Maria Nascente” (via Capecelatro, 66) e dedicata a don Gnocchi il 24 ottobre 2010, in occasione del primo anniversario della sua beatificazione, con il solenne rito presieduto dall’allora Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi.
«Questo luogo di culto – si legge nel decreto di riconoscimento del Santuario -, che conserva anche le venerate spoglie del beato, ha assunto in questi anni un certo rilievo per lo svolgimento di pellegrinaggi e momenti di preghiera, rappresentando un punto di riferimento per il culto di don Carlo Gnocchi, la cui memoria riveste un significato particolare per la Chiesa ambrosiana, in cui il carisma del beato è sorto e si è sviluppato». In base al regolamento allegato al decreto, il Santuario del beato don Gnocchi diviene così il principale luogo di preghiera e pietà popolare con riferimento alla sua figura e la sua guida è affidata a un Rettore nominato dall’Arcivescovo, chiamato anche a svolgere il compito di cappellano della struttura sanitaria della Fondazione Don Gnocchi in cui è inserito il Santuario stesso, incarico ora ricoperto da don Maurizio Rivolta.
«Accogliamo questa decisione del cardinale Scola e della diocesi di Milano con grande gioia e soddisfazione – commenta monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Gnocchi -. Il riconoscimento come Santuario del luogo che ospita l’urna con le spoglie mortali del beato don Gnocchi è un dono per la Fondazione, ma lo è ancor di più per l’intera comunità ecclesiale e civile, che trova in don Carlo un costante modello di riferimento. Vorremmo che questo luogo, oltre che tempio liturgico e meta di pellegrinaggi e preghiere, potesse diventare anche sede di appuntamenti culturali e di riflessione spirituale del mondo sanitario, assistenziale, socio educativo ambrosiano e italiano sulle tematiche del dolore, della sofferenza, della speranza, della misericordia, della compassione e della solidarietà, così cari all’indimenticato “padre dei mutilatini”».
La Fondazione sta inoltre lavorando per allestire, nell’area dell’ex cappella per le funzioni religiose del Centro, un “museo della memoria” dedicato alla vita, all’Opera e al pensiero del beato don Gnocchi, dove raccogliere e conservare gli oggetti cari a don Carlo, le sue lettere le testimonianze più preziose del suo impegno a favore dei più fragili. Sarà così possibile per ricercatori, studiosi, scuole e semplici cittadini la consultazione della documentazione traboccante di messaggi educativi e di grande valore pedagogico, ancora oggi di straordinaria attualità.
Come molti ricordano, la prima pietra del Santuario del beato don Gnocchi fu posata dal cardinale Tettamanzi il 2 marzo 2009, pochi giorni dopo l’annuncio della beatificazione di don Carlo. La solenne cerimonia di consacrazione e dedicazione avvenne la vigilia del primo anniversario della beatificazione, il 24 ottobre 2010. L’urna con le spoglie del beato don Gnocchi venne invece traslata nella nuova chiesa il 27 novembre successivo, alla presenza del cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione per i vescovi. Il Santuario si trova in via Capecelatro 66 ed è visitabile tutti i giorni, dalle ore 9 alle 18.
Maggiori informazioni sul beato don Gnocchi e sulla Fondazione sono disponibili all’indirizzo internet www.dongnocchi.it
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