Volontariato

La certificazione SA 8000.Il buon bollino,un’italia da primato

Attesta la condizione dei lavoratori dentro azienda e fornitori. La penisola è leader. Ad Assisi si terrà la Conferenza mondiale

di Ida Cappiello

Italia superstar della certificazione etica. Con 45 imprese che hanno ottenuto il ?bollino? SA 8000 (relativo, lo ricordiamo, alle condizioni dei lavoratori dentro l?azienda e presso i suoi fornitori), il nostro Paese è primo nella classifica mondiale, tallonato dalla Cina con 42 aziende con il ?bollino?. E un folto gruppo è in lista d?attesa. Possono sembrare piccoli numeri, ma si tratta di una certificazione molto complessa, sulla quale si investe molto tempo. Inoltre, finora, le grandi imprese erano rimaste ai margini del fenomeno, mentre adesso cominciano a essere ben rappresentate: tra le new entry, il colosso dell?elettronica Abb, il corriere internazionale Tnt, nel settore alimentare il leader del latte fresco Granarolo. Dunque il Sai (Social Accountability Institute), l?ente americano di coordinamento del sistema, ha fatto la cosa giusta scegliendo Assisi come sede della sua quinta Conferenza, il 20 e 21 ottobre prossimi. «Un vero e proprio incontro di lavoro, un momento in cui interrogarsi più che dare lezioni agli altri, come spesso accade negli incontri dedicati alla responsabilità sociale d?impresa», esordisce con una punta polemica Marisa Parmigiani, grintosa consulente della società SCS Azioninnova e coordinatrice dell?evento. «Per questo motivo la giornata chiave dell?incontro, la seconda, è strutturata come un insieme di panel interattivi, piccoli gruppi nei quali saranno discussi temi molto concreti». In particolare due aspetti nuovi: l?integrazione degli standard Sai con quelli di altre organizzazioni internazionali affini, e lo sviluppo dell? attività nel Sud-Est asiatico, dove per la prima volta lavorano due gruppi di professionisti residenti, in Cina e in Vietnam. In ogni gruppo saranno rappresentati i tre stakeholder fondamentali: l?impresa, l?associazionismo locale, il sindacato. Un?altra novità tutta italiana ha suscitato qualche discussione: per la prima volta l?incontro ha uno sponsor, Coop Italia, il che consentirà la partecipazione gratuita. Marisa Parmigiani precisa: «Un esperimento che dà la possibilità di esserci a molte associazioni e ong che non sono in grado di sostenere la normale quota, piuttosto alta. Verificheremo se i vantaggi avranno superato i rischi di condizionamento… comunque la sponsorizzazione riguarda solo la prima giornata». Perché tanto interesse all?SA 8000 da parte delle aziende di casa nostra? Una concausa determinante è stata la decisione presa quest?anno dalla Regione Toscana di stabilire che nelle gare d?appalto pubbliche la certificazione etica darà un punteggio molto alto nella valutazione dei concorrenti, in pratica una corsia preferenziale. Questa novità ha dato il via a molte richieste di certificazione (tra l?altro, parzialmente finanziate dalla Regione stessa). «E poi», conclude la Parmigiani, «c?è un aspetto culturale, colto dalle agenzie di certificazione che qui si danno da fare più che all?estero per promuovere il servizio: in Italia esiste un atteggiamento storico di diffidenza verso le imprese capitalistiche, alimentato, si dice, dalla tradizione cattolica, per cui un?impresa deve ottenere un riconoscimento etico indipendente per essere credibile, mentre nei Paesi anglosassoni è sufficiente una dichiarazione di responsabilità sociale ?in proprio?».


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