Volontariato
La Carovana del servizio civile riempie le piazze
Martedì a Bologna, oggi a Genova: centinaia di ragazzi e ragazze chiedono al ministro Riccardi di trovare i fondi per salvare il Scn
Prima Bologna, ora Genova. Cambia la città ma la fotografia è la stessa. Centinaia di giovani in piazza a chiedere il ripristino dei fondi per mantenere in vita il Scn, Servizio civile nazionale, affossato dai tagli governativi e a rischio chiusura nel 2013.
L’iniziativa, promossa da vari enti di Scn tra cui Aism, Associazione italiana sclerosi multipla, e Apg23, Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, si chiama Carovana del servizio civile e, dopo essere passata martedì 29 da Bologna (esprimendo totale vicinanza e solidarietà alle vittime del terremoto poco distante), è presente in queste ore tra le piazze centrali del capoluogo ligure.
Al motto di ‘Rianimiamo il servizio civile’ sono molti i momenti di sensibilizzazione diretta in atto (i giovani distribuiscono materiale sul Scn e informano la popolazione sui rischi attuali di ‘fallimento’ del servizio), testimoniati anche sul blog ufficiale dell’iniziativa, carovanascn.wordpress.com, che ha ricevuto in soli tre giorni più di mille visite. “Dopo Genova, se la situazione non cambierà in meglio, andremo avanti, città dopo città”, avverte Nicola Lapenta, responsabile servizio civile dell’Apg23. “Siamo in piazza per chiedere di continuare a poter aiutale le persone in difficoltà, attraverso i giovani: sembra un ossimoro, ma è la triste realtà di oggi”, sottolinea Lapenta.
Da più parti, Andrea Riccardi compreso (ministro senza portafoglio di Cooperazione internazionale e integrazione), arrivano segnali positivi, che per ora rimangono però tali. “Speriamo arrivi presto una risposta concreta”, esorta Lapenta, “magari lo stesso sabato 2 giugno, in occasione di una ricorrenza così importante come la festa della Repubblica”.
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