Volontariato

La Caritas contro la crisi

Da oggi riuniti a Torino i 600 delegati delle Caritas d'Italia per fare il punto sugli interventi anti-crisi

di Redazione

Da oggi e fino a giovedì 25 giugno si riuniscono a Torino oltre 600 delegati delle Caritas diocesane d’Italia. L’appuntamento pastorale è annuale e dovrebbe fare il punto su un percorso, lungo un anno, sul discernimento comunitario, sotto la guida della frase di Paolo ai Romani: “Non conformatevi a questo mondo”. Ma lo scenario di emergenza creato dalla crisi non potrà non dettare l’eganda delle discussioni.

All’appuntamento infatti i rappresentanti delle Caritas arrivano con tutto il loro bagaglio di “antenne del territorio” (la Caritas nazionale ha voluto un Osservatorio permanente sulla povertà fin dal 1985) e la bellezza di 121 iniziative contro la povertà messe in campo: non tutte sono nuove, certo, ma tutte hanno visto in quest’ultimo anno un massiccio aumento di richieste d’aiuto. Persino nella ricca Como, diceva ieri il Corriere della Sera, la Caritas locale ha distribuito 26mila pasti gratuiti, con un +17%.

Orizzonte sociale

Subito dopo l’apertura dei lavori da parte di monsignor Merisi, infatti, oggi pomeriggio la plenaria dei delegati parteciperà a un appuntamento segnato sotto l’etichetta “orizzonte sociale”: Ilvo Diamanti parlerà di “A che punto è la notte? Essere cittadini in tempi di crisi”. 

Nei prossimi giorni, lavori di gruppo su temi specifici: immigrazione, volontariato, periferie, economia sociale, ambiente, stili di vita, politiche sociali. Più comunicazioni tecniche sulle due grandi iniziative di Caritas di questi mesi: il Prestito della speranza, un fondo di garanzia da 30 milioni di euro, operativo dal 1 settembre, e gli interventi per l’Abruzzo. Di certo arriverà qualche osservazione anche alla politica. Basta sfogliare le pagine del mensile della Caritas, uscito in questi giorni. L’editoriale di monsignor Nozza, sull’immigrazione scrive: “È come se il nostro paese fosse colpito da un virus peggiore di quello messicano: il silenzio della ragione e il trionfo della farneticazione. Le verità che infastidiscono vengono sostituite da falsificazioni di comodo, da smentire magari successivamente”. E sulla crisi, Francesco Marsico, direttore di Caritas Italia, firma un articolo dal titolo provocatorio: “Poveri assoluti: il numero c’è. E le politiche?”.

Giustizia, non carità

E c’è da scommettere che fin da oggi farà parlare il richiamo che don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, ha lanciato ieri dalle pagine del Corriere. «Che la carità non diventi un alibi. Paolo VI diceva che non bisogna offrire come dono di carità ciò che è già dovuto a titolo di giustizia».

Info: www.caritasitaliana.it


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