Welfare

La Caritas contro il rischio carceri

Ruanda

di Paolo Giovannelli

Le carceri della regione africana dei Grandi Laghi sono un dramma nel dramma. Forse anche la miccia buona per farlo riesplodere. In Ruanda, i dati ufficiali parlano di 100-130 mila detenuti in attesa di giudizio. Questa è la situazione che i volontari della Caritas italiana intendono fronteggiare, specie nelle celle dei comuni: infatti, mentre tra 60 e 80mila persone, tutte accusate di ?genocidio?, sono rinchiuse nelle prigioni centrali, circa 50mila languono nei ?cachots?, ossia le celle delle municipalità più piccole, quelle dove malnutrizione (per il 20% dei detenuti si tratta di malnutrizione grave), affollamento (5 individui per metro cubo) e violenza toccano gli apici. Per questo la Caritas italiana, di fronte all?indifferenza del ministero dell?Interno ruandese che non prevede capitoli di spesa per i detenuti, lancia ora il ?Programma carceri comunali?, di sostegno sanitario e nutrizionale ai detenuti che oggi grava sulle famiglie. Per sostenere il ?Programma carceri comunali? della Caritas italiana in Ruanda: c/c postale n. 347013, Caritas italiana, viale Baldelli 41, 00146 Roma (causale Ruanda – programma carceri).


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