Le carceri della regione africana dei Grandi Laghi sono un dramma nel dramma. Forse anche la miccia buona per farlo riesplodere. In Ruanda, i dati ufficiali parlano di 100-130 mila detenuti in attesa di giudizio. Questa è la situazione che i volontari della Caritas italiana intendono fronteggiare, specie nelle celle dei comuni: infatti, mentre tra 60 e 80mila persone, tutte accusate di ?genocidio?, sono rinchiuse nelle prigioni centrali, circa 50mila languono nei ?cachots?, ossia le celle delle municipalità più piccole, quelle dove malnutrizione (per il 20% dei detenuti si tratta di malnutrizione grave), affollamento (5 individui per metro cubo) e violenza toccano gli apici. Per questo la Caritas italiana, di fronte all?indifferenza del ministero dell?Interno ruandese che non prevede capitoli di spesa per i detenuti, lancia ora il ?Programma carceri comunali?, di sostegno sanitario e nutrizionale ai detenuti che oggi grava sulle famiglie. Per sostenere il ?Programma carceri comunali? della Caritas italiana in Ruanda: c/c postale n. 347013, Caritas italiana, viale Baldelli 41, 00146 Roma (causale Ruanda – programma carceri).
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