Il Genoa Social Forum cresce, e si dota di una struttura da far invidia al G8. Il fronte più visibile e compatto degli anti globalizzatori conta ormai 800 sigle (di cui 300 straniere), e ha capito che non poteva più continuare a prendere decisioni per alzata di mano. Ha così nominato un portavoce, Vittorio Agnoletto della Lila, l?unico autorizzato a parlare a nome del Gsf, e di affiancargli un ?comitato ristretto? con cui egli ha il dovere di confrontarsi quando gli toccherà prendere ?decisioni rapide?. Ci traccia un quadro della struttura organizzativa Massimiliano Morettini, presidente regionale dell?Arci nonché dell?assemblea del coordinamento, che conta circa 200 persone («la apro e la chiudo», dice lui). «Abbiamo formato cinque gruppi di lavoro che si occuperanno della macchina organizzativa nei giorni del G8», spiega. «Oltre a una segreteria di quattro persone che da tempo si occupa di ricevere le telefonate, la posta, i contatti». Ecco le competenze dei gruppi: la ?piazza? (formato da 30 persone, cercherà di dare forma ai cortei del 19, 20 e 21 luglio); l?accoglienza (10 incaricati di trovare alloggio a 100 mila contestatori); il public forum (due persone che hanno steso il programma e diramato gli inviti per il controvertice in programma sotto un tendone); il neonato gruppo artisti (che raccoglie le richieste di registi, cantanti e gruppi che vogliono animare le manifestazioni); l?ufficio stampa (che dovrà agevolare il lavoro dei giornalisti).
Quanto ai 18 che affiancano Agnoletto, eccoli: Raffaella Bolini (Arci), Luca De Fraia (Sdebitarsi), Luciano Muhlbauer (Cobas), Monica Lanfranco (Marcia delle donne), Bruno Paladini (Network diritti globali), Beppe De Cristoforo (Prc), Angelo Pedrini (Cub), Fabio Lucchesi (Lilliput), Chiara Cassurino (Ya Basta!), Marco Bersani (Attac), Bruno Manganaro (Cgil), Alessandra Mecozzi (Fiom), Francesco Caruso (Rete no global), Corrado Delle Donne (Slai Cobas), Roberto De Montis (Corteo migranti), Sergio Tedeschi (Rete contro G8), Massimiliano Morettini (Gsf Genova-Arci).
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.