Cultura
La Carcova News, scoop dalla periferia. Intervista al Papa
È il giornale nato a gennaio di una delle maggiori villas miserias di Bueno Aires. È a questi ragazzi giornalisti che il Papa ha concesso un’intervista che ha fatto il giro del mondo. Ecco com’è nata l’idea
Villa La Carcova: lo spazio è quello della periferia di Buenos Aires, che in certi punti cambia aspetto e si trasforma in villa, o favela come la chiamano i brasiliani, o anche bidonville. Siamo nel dipartimento di León Suarez, un popoloso agglomerato sorto una cinquantina di anni fa attorno all’ultima stazione della ferrovia che portava nella grande Buenos Aires.
Ed è qui la parrocchia San Giovanni Bosco, di recente costituzione, il cui parroco è José Maria di Paola, meglio conosciuto come padre Pepe. Nel gennaio scorso i ragazzi che girano attorno alla chiesa avevano avuto l’idea di iniziare una pubblicazione interamente ideata e prodotta nella villa, con le risorse umane della villa. Nacque così La Carcova news, un giornale della villa, per la villa, scritta da ragazzi della villa. Ad accompagnare i ragazzi in questa piccola impresa un giornalista amico, Alver Metalli, che dirige un sito d’informazione molto seguito, Terre d’America.
Di idea in idea, l’entusiasmo è cresciuto, sino a lanciare quella più audace: perché non chiedere un’intervista al Papa? Per dare più forza al proposito ci fu chi suggerì che l’intervista fosse collettiva. Riassumendo: un' intervista per una pubblicazione made in una villa, con domande formulate dalla gente che ci vive. Racconta Alver Metalli: «La cosa è stata facilitata dal fatto che erano in programma un certo numero di campeggi estivi: con bambini, con ragazzi, con adulti, con giovani che frequentano il centro di recupero dalla droga. Seicento persone, più o meno, che si sono spostate in momenti diversi chi in una località della costa per dei giorni di vacanza, chi in un pueblo della provincia argentina per delle giornate di missione. Durante ogni campeggio alcuni minuti sono stati dedicati a spiegare il proposito di intervistare il Papa, invitando chi volesse a scrivere domande». Alla fine di bigliettini ne sono arrivati tanti. Si è fatto il lavoro di selezione e il 7 febbraio padre Pepe, ricevuto dal Papa a Casa Santa Marta ha potuto consegnare le domande. Il Papa decise di rispondere al volo, davanti al registratore acceso di padre Pepe. Così lunedì 9 febbraio La Carcova News è uscita con questo scoop mondiale.
Il papa viene interpellato su questioni cruciali e concrete, come ad esempio la droga: «È vero», dice, «la droga avanza e non si ferma. Ci sono paesi che ormai sono schiavi della droga. Quello che mi preoccupa di più è il trionfalismo dei trafficanti. Questa gente canta vittoria, sente che ha vinto, che ha trionfato. E questa è una realtà. Ci sono paesi, o zone, in cui tutto è sottomesso alla droga. Riguardo all'Argentina posso dire questo: fino a 25 anni fa era ancora un paese di passaggio, oggi è un paese di consumo. E, non lo so con certezza, ma credo che si produca anche».
Un’altra domanda riguardava la predilezione del papa per le periferie. Spiega il Papa: «La realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro. Compresa la realtà di una persona, la periferia esistenziale, o la realtà del suo pensiero; tu puoi avere un pensiero molto strutturato ma quando ti confronti con qualcuno che non la pensa come te, in qualche modo devi cercare ragioni per sostenere questo tuo pensiero; incomincia il dibattito, e la periferia del pensiero dell'altro ti arricchisce».
Le persone possono cambiare?, gli hanno chiesto i ragazzi. Come fa esserne certo? Questa la risposta del Papa: «Non è ottimismo, è fede nella persona, che è figlia di Dio, e Dio non abbandona i suoi figli. Mi piace ripetere che noi figli di Dio ne combiniamo di tutti i colori, sbagliamo ad ogni piè sospinto, pecchiamo, ma quando chiediamo perdono Lui sempre ci perdona. Non si stanca di perdonare; siamo noi che, quando crediamo di saperla lunga, ci stanchiamo di chiedere perdono».
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