Mondo

La capitale dell’umanitario

Perché le istituzioni globali hanno scelto Nairobi. Qui vivono 2800 funzionari delle diverse agenzie dell'Onu. E hanno sede 1400 ong. Con qualche rischio

di Joshua Massarenti

Quarant?anni fa era un palazzo inerpicato su una collina a ridosso della Karura Forest. Roba da dilettanti se paragonata alla sontuosità della sede centrale a New York. Probabilmente nessuno ci aveva fatto caso, almeno fino a quando l?Africa non ha deciso di fare le cose sul serio. Il che, per il continente più martoriato al mondo, significa attirare l?attenzione di media e diplomatici a colpi di guerre, carestie e disegni catastrofici sul mancato sviluppo di un?area fra le più ricche del pianeta. La cosa sembra aver sortito gli effetti sperati visto che a nord della capitale keniota predomina ormai una macchia estesa di edifici che fanno capo al Girigi Center, il cuore nevralgico di una sede, quella di Nairobi, approdata al quarto posto nel sistema politico e amministrativo delle Nazioni Unite (dopo New York, Ginevra e Parigi). A parlare sono i numeri: ogni giorno, oltre 2.800 funzionari, 800 dei quali internazionali, si recano nelle 26 agenzie che compongono lo United Nations Office at Nairobi (Unon). Tra queste, il Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep) e il Programma Onu per l?insediamento umano (Un-Habitat) fungono da headquarter delle Nazioni Unite, mentre agenzie quali Fao, Undp, Ilo, Oms, Unaids, Imo, Unesco o Unhcr sorgono come sedi regionali. A ruota libera, si sono impianti a Nairobi Banca Mondiale, Fmi e, recentemente, l?Unione africana, la cui sede centrale rimane ad Addis Abeba, in Etiopia. Istituzioni così prestigiose hanno finito per attirare il mondo delle organizzazioni non governative. Oggi se ne contano oltre 1.400, tra cui 24 italiane, impegnate al pari delle loro sorelle a sfruttare Nairobi come piattaforma logistica per coordinare i progetti disseminati in Africa orientale e centrale. «Per la qualità delle sue infrastrutture, la posizione geografica e la stabilità politica, il Kenya offre alle Nazioni Unite molti più vantaggi rispetto agli altri Paesi della regione». Ad esserne convinta è Brenda Barton, vice direttore della communicazione del Programma alimentare mondiale (Pam). Paradosso: il Pam ha trasferito la sua sede a Kampala, in Uganda. Sul perché non ci si esprime. Ma tutti sanno che Nairobi è una delle città più insicure dell?Africa. Tanto che nella guida Onu che consiglia i funzionari delle Nazioni Unite, un ampio paragrafo è dedicato ai rischi in cui si potrebbe incorrere girando per la città. Dove purtroppo furti e aggressioni sono all?ordine del giorno.


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