Trento 2024

La Capitale del volontariato punta su solidarietà e partecipazione

Studenti, rappresentanti delle associazioni, sindaci, volontari e autorità saranno i protagonisti di anno ricco di eventi e opportunità per il Trentino. Tra gli obiettivi principali la semplificazione amministrativa e la creazione di una "vetrina" della solidarietà. Nascono 19 tavoli di lavoro e un Comitato di scopo, ente del Terzo settore, per gestire la "cabina di regia"

di Gabriella Debora Giorgione

Ci saranno quasi 3mila persone ad accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inaugurazione ufficiale di Trento capitale europea del volontariato il prossimo 3 febbraio a Trento. Tra loro, oltre 1300 volontari e 400 studenti, ma anche sindaci, autorità provinciali, donatori, partner, tecnici del Comune e rappresentanti dell’Associazione centri di servizio per il volontariato-Csvnet.

«Fare volontariato significa coltivare la felicità. Quello che verrà non potrà essere un anno di mera celebrazione del volontariato, sarà piuttosto un anno di impegno a favore della comunità. È un momento che riguarda non solo la città, ma tutta la comunità trentina, perché il volontariato non conosce confini o barriere. Volontariato non significa solo curare l’aiuola sotto casa, ma guardare oltre i nostri confini ed essere disponibili al confronto con gli altri», ha detto il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che ha presentato a palazzo Geremia il volto di Trento capitale europea del volontariato.

A partire dal primo gennaio 2024, Trento diventerà infatti la nuova capitale europea dopo avere ricevuto il testimone dal sindaco di Trondheim, capitale europea del volontariato 2023, Kent Radum, presenti anche l’ambasciatore italiano in Norvegia Stefano Nicoletti, Gabriella Civico, direttrice del Centro per il volontariato europeo-Cev.

La città si trasformerà in un laboratorio di pratiche a sostegno della solidarietà, che durante la cerimonia di presentazione è stata più volte definita una leva per la crescita personale e collettiva, strumento capace di rendere le città più vivibili, sostenibili e accoglienti.
Istituiti 19 tavoli di scopo impegnati negli ambiti della digitalizzazione, del coinvolgimento e della semplificazione, ma anche della comunicazione, del dialogo intergenerazionale e del coordinamento, della rigenerazione urbana e della sostenibilità per offrire alla comunità strumenti concreti con cui sviluppare le proprie potenzialità.
Tanti dunque gli “attrezzi del mestiere” pensati per rendere ancora più semplice e funzionale l’operato delle associazioni. Tra questi, non mancheranno la vetrina del volontariato, uno spazio fisico che avrà sede al Trento Lab, dove le associazioni, insieme a un referente del Csv, potranno incontrarsi e accogliere la cittadinanza, e il sito trentovolo.capital, che offrirà uno sguardo sul mondo del volontariato aumentando conoscenza e connessioni.


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Al fianco dei tavoli di lavoro, a Trento capitale europea del volontariato lavorano anche un gruppo operativo, una cabina di regia formata dai referenti del Csv Trentino e Comune e un comitato di scopo, nato lo scorso ottobre da Comune di Trento e Csv Trentino insieme alla fondazione Caritro per promuovere e valorizzare il volontariato sostenendo, anche economicamente, l’attuazione di tutte le attività e gli eventi previsti. Il comitato è un Ente del terzo settore e ad ad esso possono partecipare altri enti interessati a promuovere e valorizzare il volontariato.

Non mancheranno nel corso dell’anno i momenti dedicati alla solidarietà: dalle iniziative realizzate per valorizzare cultura, ambiente e tutti gli ambiti del sociale agli eventi organizzati in collaborazione con i festival del territorio. Sarà inoltre un anno ricco di scambi con altri paesi europei, che porteranno all’appuntamento conclusivo in cui Trento passerà il testimone alla città belga Mechelen, prossima capitale nel 2025.

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