Welfare

La Cancellieri riapre i Cie

E ora appello dei giornalisti più impegnati: "che ogni settimana ci sia un storia che rompa il muro del silenzio"

di Redazione

Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri,con una direttiva inviata ai prefetti il 13 dicembre, ha riaperto i Cie – Centri di identificazione e di espulsione alla stampa e agli organi di informazione. L’ingresso era stato pesantemente ristretto nell’aprile 2011, in piena emergenza Nord Africa. Ora, scrive la Cancellieri, visto il «significativo decremento dei flussi nell’ultimo mese» e l’attivazione a regime del complesso sistema di accoglienza, quelle direttive vengono revocate.

I giornalisti fin da maggio avevano promosso l’appello-campagna “LasciateCIEntrare”. Soddisfatto il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale: “Finalmente viene ripristinato il nostro diritto-dovere di raccontare ciò che avviene in queste strutture. E’ una decisione che giova anche alla credibilità delle istituzioni italiane preposte all’accoglienza degli immigrati, perché il blocco disposto ad aprile dall’allora ministro Maroni autorizza da mesi il sospetto che all’interno di Cie e Cara vengano praticati trattamenti lesivi dei diritti umani. Ora ci auguriamo che di questo diritto d’accesso ristabilito l’informazione italiana faccia uso intenso”.

Immediato in prticolare l’appello di Gabriele Del Grande, giornalista che documenta da anni ogni singolo sbarco in Italia. «Per mesi migliaia di persone si sono mobilitate chiedendo il diritto di entrare nei Cie, per poter raccontare all’esterno la violenza istituzionale di quelle strutture. E adesso è arrivato il momento di adempiere a quell’impegno. Speriamo che ogni settimana ci siano storie che rompano il muro del silenzio, in attesa di romperne altre di mura, e liberarci una volta per tutte di questi luoghi di sospensione dello stato di diritto e del principio di inviolabilità della libertà personale”.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.