Sicilia. Avanza la logica dei grandi investimenti in campo turistico, che ripropone due strategie sbagliate: la creazione di grandi poli turistici stile Cancún e la scelta di puntare sui campi da golf. È l?ultima cosa da fare.
Lombardia. Fa una politica equilibrata, con la riscoperta della Lombardia ?minore?, ossia la Brianza e i laghi. A ciò si aggiunge un grosso sforzo per il turismo di montagna.
Campania. Guarda al turismo sociale. Ha creato una consulta aperta all?associazionismo, coinvolgimento la società civile. Favorisce bed & breakfast, turismo di comunità e per utenze particolari.
Toscana. Profilo basato su alto livello di qualità dei servizi, paesaggi e gastronomia. Punta sulla sostenibilità turistica, soprattutto ambientale, ove si candida come la capofila delle regioni mediterranee.
Piemonte. Punta sulle Olimpiadi 2006 e c?è polemica sull?impatto ambientale che da ciò deriva. Localmente esistono esperienze positive. Torino ha investito sulla città, in provincia belle realtà di turismo responsabile promosse dal basso.
Veneto. Diviso in due. Venezia, con la polemica sul numero chiuso, e il resto, che punta su termalismo e turismo in case di famiglia. Quest?ultimo crea un reddito diretto alla comunità locale e decongestiona l?imbuto Verona ? Venezia, proponendo itinerari alternativi. A Treviso è nata la terza agenzia italiana per il turismo responsabile.
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