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La Campania fa quadrato intorno alla Legge 185

Presentata una mozione presso la Regione Campania per difendere la Legge 185

di Redazione

Il centrosinistra campano fa quadrato attorno alla legge 185/90. Nei giorni scorsi dodici consiglieri regionali, in rappresentanza di otto differenti gruppi politici facenti capo all?Ulivo e al Prc ha presentato in Consiglio Regionale un ordine del giorno in cui si esprime contrarietà ad ogni modifica della legge 185/90, la legge che restringe le possibilità di vendita senza controlli di armi di produzione italiana all?estero, e alla ratifica, da parte del Parlamento, del trattato internazionale di Farnborough, che prevede modifiche a questa legge, difesa con forza, tra l?altro, dagli stessi uffici speciali delle Nazioni Unite. ?La legge 185/90 è un patrimonio della nostra Nazione, e simbolo della civiltà del nostro Paese. – afferma l?ispiratore nonché primo firmatario del documento ufficiale, che sarà votato dal Consiglio Regionale nei prossimi giorni, Pasquale D?Acunzi, capogruppo di ?Insieme per la Campania?. Viviamo giorni difficili, in cui il mondo è lacerato da guerre in ogni continente ed in cui è visibile la piaga del terrorismo, e bisogna rafforzare i tentativi per creare una pace stabile e duratura, e non permettere che ci sia una liberalizzazione incontrollata delle vendite di armi. La ratifica del trattato di Farnborough comporta conseguenze gravissime: con la nuova legge al Parlamento, e quindi all?opinione pubblica, sarà impossibile attuare una qualsiasi forma di controllo sulla produzione e sulla destinazione finale delle armi. Non sarà possibile capire quali e quante armi italiane saranno effettivamente vendute al mercato estero, e soprattutto a chi: potrebbero finire nelle mani tanto di Paesi in guerra che di guerriglieri, o , peggio ancora, di terroristi. La nuova normativa, che si vuole far passare, cancella il divieto alle cosiddette ?triangolazioni? cioè la vendita ad un Paese non in guerra che a sua volta le rivende ad un Paese in guerra e cancella ogni controllo sulla vendita delle componenti che poi , assemblate insieme, possono diventare fucili, cannoni, mitragliatrici.? La legge 185/90 , una delle più avanzate al mondo in tema di controllo sulla produzione e sulla vendita di armi, che prevede, tra l?altro, che le fabbriche e le banche che compiono transazioni con Paesi esteri debbano presentare dettagliatissime relazioni su ogni proprio movimento al ministero della Difesa, fu fortemente voluto dal mondo dell?associazionismo, cattolico e laico, lo stesso che oggi si erge a scudo contro una modifica della legge, attraverso la campagna ?Difendiamo la 185/90 , contro i mercanti di morte?, che ha visto l?adesione di decine di associazioni a livello nazionale e locale (ricordiamo Acli, Pax Christi, Arci, Mlal, Mosaico di Pace e molte altre) e che ha permesso la sensibilizzazione di decine di parlamentari, pronti ad una dura battaglia in aula per non far passare la modifica. In tutta Italia , inoltre, in decine di consigli comunali si approvano mozioni che chiedono al Parlamento di bloccare l?iter di ratifica dell?accordo di Farnborough. La Regione Campania è la prima Regione in Italia ad approvare un documento in cui si esprime il dissenso dalla volontà di una parte del Parlamento di modificare la legge. ?La lobby dei mercanti di armi dice che la 185/90 è troppo restrittiva e non consente loro di essere competitivi sui mercati internazionali, ma questo a noi non importa.- continua Pasquale D?Acunzi- E? intollerabile che armi di produzione italiana vengano utilizzate per ammazzare innocenti nei Paesi più poveri del mondo solo per fare arricchire qualche imprenditore. La Regione Campania due anni fa approvò una legge che promuoveva la difesa della pace e dei diritti umani: fedeli, quindi, alla volontà dei nostri concittadini, noi consiglieri regionali avevamo il dovere etico, sociale e politico di prendere una posizione forte contro la modifica della legge 185/90. Faremo tutto quello che potremo affinché la legge non venga modificata e nella mozione abbiamo chiesto, a tale proposito, che il presidente Bassolino faccia tutto quello che è in suo potere per convincere il Governo a ritirare il Disegno di Legge 1927, quello che prevede la ratifica del trattato di Farnborough. Nessuno di noi soggiacerà alla logica degli interessi economici che sottendono la violenza, la guerra e il mercato delle armi: se così fosse tradiremmo il mandato affidatoci dai cittadini campani, che numerosissimi in queste ultime settimane si sono mobilitati a difesa della 185.? Per maggiori informazioni: Regione Campania

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