Cultura
La Campania aiuterà la Banca Mondiale a combattere la povertà
Diventerà ''partner tecnologico'' dell'Istituto nellambito di progetti di e-governement e di telemedicina (in collaborazione con l'Università Federico II)
di Redazione
”Dopo la guerra la Campania (a partire dalla città di Caserta) è stato in assoluto il primo soggetto italiano a godere degli aiuti della Banca Mondiale. Ora la Campania vuole restituire generosamente l?aiuto allora ricevuto. Pertanto mette a disposizione dei paesi poveri le sue accresciute e riconosciute (sul piano inernazionale) conoscenze, il suo capitale umano (di alto valore), le sue tecnologie, le sue esperienze di innovazione. La Campania ha fatto riforme importanti, anche nel campo della Sanità e della Pubblica amministrazione e dunque oggi e’ un interlocutore valido, attento”. Lo ha detto Biagio Bassone, direttore esecutivo per l?Italia presso la Banca Mondiale. Dunque, da oggi la Campania diventa ”partner tecnologico” della Banca Mondiale nell?ambito di progetti di e-governement e di telemedicina (in collaborazione con l’Università Federico II). L?accordo tra la Regione Campania e la Banca Mondiale è stato ufficializzato oggi a Napoli, durante il primo workshop di parlamentari di ?Paesi donatori? della Banca Mondiale, riuniti per definire le future strategie di intervento. Collegato in videoconferenza da Parigi, il presidente della Banca Mondiale, James Wolfenshon, ha sottolineato l?importanza dell?accordo con la Campania. Rivolto al presidente della Regione, Antonio Bassolino, ha spiegato: ”Voglio dire quanto io consideri importante l?accordo che ho appena firmato con lei, per una collaborazione sulla innovazione tecnologica tra Regione Campania e Banca Mondiale. Servirà alla Banca – ha aggiunto Wolfenshon – per migliorare la qualità del suo auto ai Paesi in via di sviluppo. Lo sviluppo è condizione essenziale garantire la pace”. Il significato dell?accordo è stato sottolineato anche dal governatore Bassolino, che ha ringraziato Wolfenshon: ”L’attenzione e la fiducia che la Banca Mondiale riserva alla nostra regione deve riempire d?orgoglio tutti i sui cittadini. Grazie per aver creduto nella nostra Regione. Oggi ci viene data la possibilità di dare il nostro contributo allo sviluppo dei Paesi balcanici, dei Territori palestinesi”. A margine, sui contenuti dell’accordo, Bassolino ha aggiunto: ”Saremo partner tecnologici per trasferire le nostre conoscenze e promuovere, sul nostro esempio, servizi più efficienti. Vogliamo muoverci con grandissima attenzione su questo fronte. Sappiamo come la guerra alle povertà è anche nel nostro interesse. Vogliamo contrastare ingiustizie e diseguaglianze spaventose, evitare che i deboli diventino sempre più deboli. Un forte sviluppo dei Paesi poveri – ha concluso Bassolino – significa anche più pace e più stabilità. Siamo davvero orgogliosi che la Campania sia stata individuata dalla Banca Mondiale come un interocutore importante. Andremo avanti su questa strada con grande determinazione”. Il direttore esecutivo per l?Italia della Banca, Bagio Bassone, a margine del workshop, ha illustrato nei dettagli l?intesa tra la Campania e la Banca Mondiale. ”E? stato firmato un accordo di partenariato con la vostra Regione che prevede la costituzione di un?unità operativa che si impegnerà a studiare a ad avviare iniziative di assistenza tecnica nel campo delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione. Si mettono così in rete le conoscenze presenti in Campania, che hanno raggiuno livelli di avanguardia, con le conoscenze che la Banca Mondiale ha dei problemi e delle necessità dei Paesi poveri. La collaborazione prevede interventi in alcune fasce geografiche precise: l?Africa settentrionale, l?America Latina, il Medio Oriente, i Balcani. L?idea è condividere conoscenze, facilitare conoscenze tecniche, sfruttare la comunicazione come strumento di sostegno allo sviluppo. L?accordo parte da subito. Il primo programma di lavoro contempla alcuni studi di fattibilità, per capire dove e in che modo è più opportuno agire in via prioritaria. Questo ci consentirà di scegliere il Paese, il territorio dal quale iniziare a lavorare insieme”.
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