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La campagna no epa approda a roma
Ong e politici a confronto sugli accordi di libero scambio tra Europa e Africa: uno degli eventi clou della settimana dedicata al continente nero...
«La storia degli ultimi quindici anni del nostro Paese in Africa è contrassegnata da una vera e propria ritirata» afferma Andrea Riccardi. Secondo il fondatore della Comunità di Sant?Egidio, di fronte alle sfide della globalizzazione è indispensabile «costruire una cultura, un sentimento e una politica euro-africana» invece l?Italia ha fatto il percorso inverso, disimpegnandosi in Africa. Anche di questo ?j?accuse? si farà portavoce ItaliAfrica, la manifestazione nazionale che il 26 maggio a Roma concluderà una settimana di eventi dedicati al continente africano.
«Costruire un destino comune fra Europa e Africa» è l?obiettivo con cui è nata ItaliAfrica nel 2004 secondo Jean-Leonard Touadi, assessore alle Politiche giovanili, all?università e alla sicurezza del Comune di Roma. Fin dall?inizio, del comitato organizzatore fanno parte il Forum del terzo settore, i sindacati e le ong italiane. L?edizione di quest?anno ruota attorno agli Obiettivi del Millennio individuati dall?Onu. Ma l?appuntamento principale, sabato 26 maggio in Piazza Santi Apostoli, sarà dedicato agli Epa – Economic partnership agreements, gli accordi di libero scambio che l?Europa sta negoziando con 77 sue ex colonie in Africa, Caraibi e Pacifico, la cui approvazione è prevista entro il 31 dicembre. Secondo il comitato promotore, «gli interessi dell?Ue per una liberalizzazione dei mercati africani minacciano la sovranità economica e alimentare dei Paesi africani» e non prevedono «la partecipazione delle loro popolazioni alle decisioni che riguardano la loro stessa capacità di futuro». Ottanta organizzazioni del non profit si sono unite sotto lo slogan «L?Africa non è in vendita» e nella piazza romana incontreranno esponenti politici del governo italiano e del parlamento europeo, fra cui la viceministra per gli Affari esteri, Patrizia Sentinelli e il direttore della Cooperazione allo sviluppo della Commissione europea, Stefano Manservisi. Fra le organizzazioni che hanno aderito, diverse sono fondate dalla diaspora africana, come il Movimento degli africani e l?Associazione delle comunità africane in Italia. «La vera novità di quest?anno è proprio la consistente partecipazione degli africani», dice Laura Ciacci del WWF. A confermarlo è Odile Mbilla, presidente dell?Associazione delle donne dell?Africa subsahariana: «Gli africani in Italia cominciano a mettere in campo il proprio punto di vista, è un segnale positivo». A conclusione, una marcia fino a Piazza del Popolo e il concerto prodotto da Mtv con Irene Grandi, Alex Britti e Tiromancino per No excuse 2015, la campagna Onu sugli Obiettivi del Millennio.
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