Economia

La Camera di commercio fa il Bilancio Sociale

Sussidiarietà, federalismo e semplificazioni al centro

di Lorenzo Alvaro

Per la prima volta dalla sua nascita la Camera di commercio di Rimini, pubblica il proprio Bilancio Sociale, riferito all’anno 2008. Accanto a quella economica, si è infatti ritenuto indispensabile proporre al pubblico una rendicontazione sociale che desse conto della ricaduta che la propria attività ha su tutti i portatori di interessi (stakeholder). Alla presentazione hanno partecipato Manlio Maggioli, Presidente della Camera di commercio di Rimini; Biagio Caino, project manager di Retecamere; Maurizio Temeroli, Segretario Generale della Camera di commercio di Rimini.
Accanto ai valori degli investimenti fatti, alle quote di partecipazione possedute in diverse società, al novero delle iniziative realizzate, il Bilancio Sociale è, infatti, uno strumento che permette di leggere “oltre” i numeri, i dati, le statistiche, le percentuali, andando a sottolineare cosa questo significhi in termini sociali, raccontandolo apertamente in maniera chiara e semplice a tutti. Proprio per questo la Camera di commercio, in qualità di ente pubblico, ha sentito la necessità di rendicontare la propria attività per precisare come viene investito il denaro raccolto dalle imprese attraverso il diritto annuale.
Il Bilancio Sociale 2008, nella cui realizzazione la Camera di commercio di Rimini si è avvalsa della collaborazione di Retecamere, è stato costruito a partire dall’individuazione degli stakeholder, ovvero dei portatori di interesse, tenendo presente che le attività della Camera di commercio, sia di tipo amministrativo che promozionali, sono rivolte alle imprese e allo sviluppo del territorio attraverso le relazioni con vari soggetti: le associazioni di categoria, che rappresentano le imprese; i professionisti consulenti delle imprese, notai, commercialisti, avvocati; gli enti pubblici locali, con i quali l’ente camerale promuove importanti iniziative per lo sviluppo del territorio; la pubblica amministrazione centrale, rappresentata soprattutto dal Ministero per lo sviluppo economico; i consumatori, verso i quali la Camera di commercio svolge un compito fondamentale come quello della regolazione del mercato.

Dalla lettura del Bilancio Sociale 2008 emergono alcuni punti che sottolineano la qualità dei processi del proprio funzionamento:
Prima di tutto viene sottolneato che la Camera di commercio, come ogni ente camerale, opera da sempre in piena autonomia finanziaria in un vero e proprio regime di federalismo fiscale: tutto ciò che le imprese del territorio versano all’ente camerale viene ridistribuito sul territorio, sottoforma di iniziative, servizi e progetti.
Inoltre emrge dal bilancio che la Camera di commercio si basa su un sistema di rappresentanza particolare che fa della sussidiarietà orizzontale un elemento fondamentale del proprio agire: le associazioni di categoria trovano nella Camera di commercio una risposta alle esigenze delle imprese che rappresentano attraverso un’integrazione efficace tra pubblico e privato.
Infine risulta evidente la spinta sul tema della semplificazione amministrativa: nessun’altra pubblica amministrazione ha fatto così tanto agendo sulle nuove tecnologie della telematica e dell’informatica, facilitando le imprese e il loro rapporto con la PA. (Secondo il 54,3% degli intervistati da una recente indagine realizzata da PromoPa Fondazione, dedicata alle imprese sotto i 50 dipendenti, e pubblicata nel luglio 2009 da Il Sole-24 Ore, le Camere di commercio, fra le pubbliche amministrazioni italiane che lavorano al fianco delle imprese, sono gli enti più efficienti essendosi distinte “per caratteristiche di ottimalità”).
 
In questa direzione, già dal mese di ottobre del 2009, a livello volontario e a partire dall’aprile 2010 in forma obbligatoria, è in vigore la ComUnica, la comunicazione unica per la nascita dell’impresa, che semplificherà ulteriormente la nascita delle nuove imprese, grazie all’accorpamento degli adempimenti in un’unica procedura assistita dalla più moderna tecnologia telematica: una procedura unica attraverso la quale le imprese rivolgendosi alla Camera di commercio, adempiono contemporaneamente anche agli obblighi nei confronti di INPS, INAIL e Agenzia delle entrate.




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