Cultura

La calabria bio che non t’aspetti

Nella valle del Busento un agriturismo immerso in 37 ettari di verde. Gite a cavallo e la cucina di Mariacristina: da favola!

di Redazione

Azienda Agrituristica Foresta Sottana
di Adriana e Mariacristina Toman
Contrada Foresta
87045 Dipignano (Cosenza)
Telefono e fax: 0984.621574
E-mail: forestasottana@virgilio.it

Malva, anice, menta, origano e finocchio selvatico, sono solo alcune delle numerose erbe aromatiche che crescono spontanee nei circa venti ettari di sottobosco del querceto secolare della Fattoria Sottana. Siamo nelle campagne cosentine, ospiti di Adriana e Mariacristina Toman, due sorelle italiane di padre cecoslovacco e madre dalmata, arrivate in Calabria da bambine e che da adulte hanno deciso di tornarvi per ritrovare i sapori e gli odori che hanno accompagnato la loro infanzia.
Su uno sperone di roccia delle Serre cosentine, a picco sul quel fiume Busento che la storia ricorda come il letto di morte di Alarico, il celebre re dei Visigoti, le sorelle Toman hanno ristrutturato un vecchio podere montano abbandonato da più di trent?anni e hanno riportato alla piena vegetazione 37 ettari di terreno. I campi, coltivati secondo i metodi biologici, producono ceci, avena, ortaggi, pomodori da tavola e da conserva, peperoni e peperoncini piccanti. Tra la vegetazione spontanea, oltre alle erbe officinali, anche cicoria, asparagi, more di rovo, alberi di ciliegie e melococcio, una varietà locale di mele.
Le cinque stanze doppie in cui si può essere ospitati sono state ricavate da due casolari in pietra, un tempo adibiti a stalla e fienile, e oggi ristrutturati con cura nel pieno rispetto dell?antica architettura dei luoghi.
Della cucina se ne occupa Mariacristina, abile nel fondere e mixare i sapori apparentemente così diversi di due tradizioni culinarie che difficilmente nella storia si sono incontrate: quella dalmata, di origine, e quella calabrese, di adozione. Dal forno e dalle pentole di Mariacristina escono prelibati canederli, crêpes al basilico, risotto con ortiche e finocchio selvatico, peperoni e patate, melanzane grigliate o alla sauza, fritte con menta, aceto e mollica di pane. In inverno a far da padrone è il maiale con la sua varietà di preparazioni: gli insaccati, tra cui salsiccia e pancetta; il suzo, prelibata gelatina di maiale; le frittole, grasso saltato in padella; il morsello o morseddu, a seconda dei dialetti locali, uno stufato di interiora cotte con vino e peperoncino.
Dolce tipico della casa e della tradizione calabrese, il cuddurieddu, un impasto di farina, patate, zucchero e lievito, che una volta presa la forma di una ciambella viene fritto in padella e cosparso di zucchero. I costi per il soggiorno sono modesti: per un pernottamento e una prima colazione non si spendono più di 23 euro che passano a 40 per la pensione completa.
Nei dintorni è possibile cimentarsi in escursioni a cavallo o a piedi, risalire il fiume Busento per raggiungere il suggestivo centro storico di Domanico dal quale si può godere di uno splendido panorama su tutta la vallata, per poi proseguire alla scoperta del bellissimo borgo medioevale di Dipignano.
Con l?auto si può raggiungere la vicina Cosenza o esplorare l?intera provincia, trascorrere una giornata nel Parco della Sila, del Monte Pollino, o sdraiarsi sotto il sole su una delle vicine spiagge del mar Tirreno o dello Ionio. L?Azienda si raggiunge facilmente: usciti dalla A3 al casello di Cosenza, si attraversa la città seguendo l?indicazione per Laminano. Prima di Dipignano, a circa due chilometri dal paese, in località Cappuccini, si svolta a destra e si segue la segnaletica. Buon viaggio.
Michela Luison

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