Politica
La CAI torna a riunirsi dopo 38 mesi: «numerose irregolarità» nella gestione precedente
Paolo Gentiloni e Laura Laera hanno aperto oggi i lavori della prima riunione della Commissione Adozioni Internazionali dopo il 27 giugno 2014. Tutti gli enti autorizzati saranno sottoposti a verifica, a partire da quelli con segnalazioni e criticità. Torna la Linea CAI. In arrivo il fascicolo digitale della coppia in attesa di adozione
Allegati che mancano per esistendo un numero di protocollo corrispondente, documenti con un numero di protocollo che non corrisponde a quello registrato, addirittura irreperibili gli originali degli accordi bilaterali sottoscritti con il Burundi, il Regno di Cambogia, la Cina e il Cile… È impressionante in quadro che la Commissione Adozioni Internazionali oggi rende noto: la gestione di Silvia Della Monica presenta secondo il comunicato che la stessa CAI ha pubblicato in serata sul proprio sito, «numerose irregolarità», di cui «si è fornita ampia documentazione a tutti i commissari».
Sono passati trentotto mesi dall’ultima riunione della Commissione Adozioni Internazionali. Oggi si è tenuta la prima Commissione convocata dalla nuova vicepresidente della CAI, Laura Laera. È la prima riunione non solo dell'era Laera ma la prima in assoluto dal 27 giugno 2014: questa è di per sé una notizia, a cui si aggiungono i contenuti resi noti dal comunicato.
Nel corso della riunione si è dato conto della precedente gestione della Segreteria Tecnica nonché della situazione operativa ed economica della Commissione. Si è preso d’atto delle autorizzazioni all’ingresso dei minori di tutto il periodo antecedente e si è sottoposto all’esame della Commissione il Piano di attività proposto dall’Istituto degli Innocenti di Firenze per il periodo 1° settembre 2017-31 dicembre 2018. Il Piano, condiviso dalla Commissione fatti salvi gli approfondimenti tecnici richiesti da parte della Presidenza del Consiglio, prevede la riattivazione della Linea CAI, l’attività di monitoraggio e analisi (il report statistico, ndr) e il supporto tecnico alle attività internazionali della CAI. Quanto agli accordi bilaterali sottoscritti dalla ex Vicepresidente con Burundi, Regno di Cambogia, Cina e Cile «di cui allo stato non sono stati neppure reperiti gli originali e a cui non è stato dato alcun seguito effettivo», la CAI provvederà ora ad «attivare i canali diplomatici per verificarne l’attualità, stante il tempo trascorso dalla loro stipula».
Fra le novità più rilevanti, la decisione della vicepresidente Laera e della Commissione tutta di sottoporre a verifica tutti gli enti autorizzati, «a partire da quelli con plurime segnalazioni e/o altre rilevanti criticità», considerato che «da diversi anni non vengono effettuati controlli sugli enti, come invece previsto». I provvedimenti monocratici della dottoressa Silvia Della Monica dello stesso tenore vengono assorbiti da tale deliberazione. La Commissione ha ribadito «la volontà di procedere in tempi ragionevolmente rapidi alla liquidazione dei rimborsi delle spese sostenute dalle coppie adottive nel 2011», con «controlli a campione sulle autocertificazioni allegate»: il comunicato non fa cenno ai rimborsi per le coppie che hanno adottato successivamente al 2011, i cui rimborsi sono al momento bloccati perché non previsti da nessun DPCM.
In arrivo invece il fascicolo digitale della coppia, al quale le coppie potranno accedere attraverso l’identità digitale nell’ottica «di sempre maggior trasparenza dell’operato della Commissione». Il fascicolo digitale della coppia contiene tutti gli eventi relativi alla procedura adottiva, inclusi i relativi allegati in full text, tra cui il decreto di idoneità, il conferimento d’incarico all’ente, l’abbinamento con il minore, la sentenza di adozione da parte del paese di origine, le traduzioni legalizzate da parte dell’ente, i rimborsi.
Alla riunione odierna della CAI hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni e il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cons. Paolo Aquilanti. L’intenzione è quella di proseguire con incontri periodici della Commissione, a cadenza possibilmente mensile.
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