Politica
La bufala: quella vera ci difende dalle bufale
Castigapiatti di Paolo Massobrio.
Quante bufale abbiamo letto sulla bufala. Eppure è bastato conoscere Manuela Jemma della Tenuta Lupara di Pastorano (CE), con 2mila capi di bufala da accudire, per scoprire che c?è un mondo di assoluta moralità che ti dimostra che la mozzarella si può congelare e portare ovunque, ma non deve avere la Dop, la denominazione di origine protetta. La mozzarella di bufala fresca – quindi Dop – è il frutto sia del latte, sia di una lavorazione particolare, che fa parte di quello che i francesi chiamerebbero terroir. Il mondo della bufala copre la Campania e anche parte dell?Agro Pontino e della Ciociaria, dove si produce il medesimo prodotto. A Milano, i caseifici di entrambi i territori erano alla Bit, nello spazio CerticiBit, e quando hanno parlato di paesi come Amaseno, Fondi e Sonnino, m?è venuta voglia di organizzare un viaggio da quelle parti. Lì fanno un piatto, il bufaletto, che rappresenta un vanto della gente del luogo, che ha dovuto superare lo scoglio della corretta informazione contro i pregiudizi che esistevano attorno alla carne di bufala. Se andate sul sito La strada della bufala trovate l?elenco di tutti i ristoranti che propongono questo piatto, che è poi al centro di un sistema che annovera persino la bellissima Abbazia di Fossanova. Proprio qui, nell?Agro Pontino e nella Ciociaria, capita di imbattersi nel Medioevo come nel Museo della Matematica di Priverno. Insomma, Roma è la città più bella del mondo, ma quante cose belle ci sono intorno a Roma. Con Fabio Cagnetti, talent scout ed esperto sommelier abbiamo composto il nostro quarto itinerario in viaggio con Fiat Sedici. Si scarica dal sito <a href=”http://www.clubpapillon.it” target=”_blank”>Club Papillon</a> e si intitola Sedicigustodicisedici e dopo il Monferrato, per andare sui luoghi di Golosaria (in programma il 7-8-9 marzo), eccoci nella cintura di Roma, per scoprire il piacere di gusti che non s?erano dimenticati, ma soltanto erano passati nel dimenticatoio della comunicazione. Viva il bufaletto!
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