Cultura

La birra d’abbazia, i benedettini e la rinascita di Norcia

Si intitola #leffepernorcia la campagna lanciata dall'omonima birra belga che sostiene la costruzione della nuova cappella dei benedettini di Norcia. Gli stessi monaci hanno da poco messo in vendita un'edizione speciale della loro birra Nursia con l'etichetta "I love Nursia". Mentre prosegue la costruzione del monastero di San Benedetto al Monte sarà posta la prima pietra della nuova birreria

di Antonietta Nembri

“Ora et labora”. È questa la sintesi estrema della regola benedettina che vuole che i monaci vivano del proprio lavoro. A Norcia, pesantemente colpita dal terremoto dello scorso anno, la ricostruzione ha visto fianco a fianco in questi mesi i cittadini e i monaci del convento sorto sulla casa natale – secondo la tradizione – di San Benedetto e Santa Scolastica. Subito dopo il sisma i monaci si sono spostati fuori città, sulla montagna e lì a San Benedetto in Monte stanno costruendo il nuovo convento e la futura abbazia. A Pentecoste sono iniziate le celebrazioni nella nuova cappella antisismica in legno che sarà inaugurata ufficialmente il 17 settembre. Nel blog del priore, padre Benedetto Nivakoff tra i vari ringraziamenti cita uno sponsor speciale la birra Leffe. Nata oltre 770 anni fa grazie all’operosità dei monaci norbertini del Belgio, questa birra belga d’abbazia ha messo in commercio una limited edition #leffepernorcia, distribuita solo in Italia. Tutti i proventi generati dalla vendita delle 100mila bottiglie saranno infatti donati per la costruzione della cappella in legno del convento di San Benedetto al Monte.

Per riconoscere le bottiglie di #leffepernorcia basterà guardare l’incarto bianco che avvolge le avvolge in cui viene raccontato il progetto. «Leffe è nata secoli fa dall’idea e dalle mani di pochi frati; quando abbiamo saputo dei danni che i monaci di Norcia hanno subito a causa del terremoto, il pensiero di cercare un modo di sostenerli è stato immediato», racconta Davide Franzetti, Ad di AB inBev Italia (gruppo di cui Leffe fa parte). «Con il progetto #leffepernorcia vogliamo aiutarli a ritrovare una normalità possibile».

«I nursini ci hanno visto per anni lavorare, giorno dopo giorno, in città per costruire insieme a loro la nostra vita monastica e la nostra quotidianità, anche per quel che riguarda la Birra Nursia» dice padre Mivakoff. «L’aiuto che ci arriva da Leffe nell’edificazione della cappella a San Benetto in Monte è un passaggio importante, perché è segno di fiducia e speranza».

Sono invece circa 5mila le bottiglie di Birra Nursia, bionda ed extra, imbottigliate con un’etichetta speciale “I love Nursia” ed è la birra del terremoto rimasta nei fermentatori durante i mesi del terremoto. Ora le bottiglie sono in vendita nel container posto ai piedi della collina dove sorgerà il nuovo monastero e che è aperto di sabato. Anche il birrificio dei monaci di Norcia è stato gravemente danneggiato e per questo, nelle prossime settimane, sarà posata la prima pietra della nuova birreria. Come si scopre dal blog la Birra Nursia la cui produzione ha preso il via nel 2002 “è il modo in cui i Monaci di Norcia vivono la massima di San Benedetto secondo cui i veri monaci vivono del lavoro delle loro stesse mani”.

E non solo, il birrificio, grazie all’esportazione della birra in tutto il mondo, sempre nell’ambito della campagna di ricostruzione post terremoto conta di donare “il 15% di tutti i proventi a diverse cause benefiche. Inoltre, i monaci doneranno una parte di tutti i fondi raccolti alla popolazione di Norcia, per cui pregano ed intercedono, cercando di alleviare le loro difficoltà”.

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