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La Bicamerale Infanzia esorta il governo: “Risorse per la 285”

Serve uno stanziamento straordinario di almeno 160 milioni di euro.

di Benedetta Verrini

Serve uno stanziamento straordinario di almeno 160 milioni di euro, aggiuntivo al Fondo unico per l?assistenza, per rifinanziare il Fondo nazionale per l?infanzia e l?adolescenza previsto dalla legge 285 del 1997. A raccomandarlo al Parlamento non è un?associazione del Terzo settore, ma la stessa commissione Bicamerale per l?Infanzia in una relazione inviata alle Camere il 9 luglio scorso. «Le legge 285», ha sottolineato il relatore Luigi Giacco (Ds), «ha agito da volano per far fronte alle esigenze dei minori e deve essere in parte ancora attuata per il suo secondo triennio applicativo». Questo ruolo di particolare rilievo sulle politiche per l?infanzia, sottolinea il documento della Bicamerale, va mantenuto anche se si è realizzata la riforma del titolo V della Costituzione, con il diverso riparto di competenze tra Stato e Regioni, e la stessa legge 328 del 2000, che ha profondamente inciso sul settore sociale, ma non ha abrogato la 285. Questo rende ancora più indispensabile il suo rifinanziamento: «Ha posto un modello di riferimento costante per tutta la progettualità sociale nei confronti dell?infanzia», sottolinea il relatore, «e fino a quando c?è stato il fondo specifico del governo dedicato all?area dei minori le Regioni lo hanno valutato come ulteriore conferma dell?impegno a sostenere le scommesse in questo campo degli ambiti territoriali». La relazione ricorda che il raccordo tra la 285, la legge 328 sull?assistenza e la legge 149 sulle adozioni (che prevede la chiusura degli istituti entro il 2006) può portare a importanti processi integrati di sviluppo delle politiche per l?infanzia. E raccomanda infine al governo di includere nei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (ancora ?latitanti?), un ampio capitolo riguardante l?infanzia e l?adolescenza.


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