Mondo

La Bicamerale infanzia approva la relazione su adozioni e affido

Il testo della Bolognesi (Ds) è stato discusso, aggiornato e approvato dalla commissione all'unanimità. "Rilanciamo l'impegno del Parlamento sui minori"

di Benedetta Verrini

La commissione Bicamerale per l’infanzia ha approvato ieri a tarda sera la relazione conclusiva sull’indagine relativa ad adozioni internazionali e affidamento.
Il testo presentato il 13 ottobre scorso da Marida Bolognesi (Ds) è stato discusso e poi approvato all’unanimità dai colleghi della commissione.
“E’ un lavoro che rilancia l’impegno del Parlamento sui temi dell’infanzia abbandonata” commenta la parlamentare. “Naturalmente, è un lavoro che chiede di essere ulteriormente scavato su molti temi: da quello dei soggiorni terapeutici dei bambini stranieri a quello della chiusura degli istituti italiani. Riguardo al costo delle adozioni, su suggerimento dei colleghi la mia proposta di innalzamento degli sgravi fiscali è stata portata anche oltre il 50%. Credo sia giusto ora aprire una riflessione nel Paese con esperti, operatori e famiglie e capire se ci sono le condizioni e il terreno fertile perché gli strumenti che ho proposto nella relazione possano diventare realtà?.

La relazione Bolognesi, lo ricordiamo, contiene importanti riflessioni sullo stato dell’arte di adozione internazionale e affido in Italia, e propone diversi strumenti per facilitare l’uscita dei bambini e dei ragazzi dagli istituti. Tra questi, la creazione di una forma di “adozione aperta”, che non interrompe il legame con la famiglia naturale e il rilancio dell’adozione mite già sperimentata presso il tribunale dei minorenni di Bari.
Sul fronte internazionale, la Bolognesi ha proposto il rilancio di forme di affido internazionale e il miglioramento delle prassi e delle procedure che coinvolgono coppie ed enti autorizzati nell’iter di adozione.

La notizia dell’approvazione della relazione è stata accolta con freddezza dall’Anfaa-Associazione famiglie adottive e affidatarie. La presidente dell’ associazione, Donata Nova Micucci, definisce quella dell’ adozione aperta una ”modalita’ preoccupante” perche’, a differenza della attuali procedure rigorose per l’ adozione, ”non tutela pienamente i diritti dei bambini ne’ quelli della famiglia d’ origine”. Due i pericoli, secondo l’ Anfaa: uno e’ quello di ”svalorizzare l’ adozione in quanto riconoscimento della costruzione di legami pieni e duraturi tra bambino e famiglia adottiva”, l’ altro e’ il rischio di ”dimenticare i diritti della famiglia d’ origine, che sono quelli di essere presente e di non essere espropriata della titolarita’ del proprio figlio”.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.