Volontariato

La beneficenza sia una virtù ragionevole

di Giulio Sensi

“Sono certamente ben lontano da voler fare qui il processo alla beneficenza che è allo stesso tempo la più naturale, la più bella e la più santa delle virtù. Ma penso che non si possano ritenere desiderabili tutte le conseguenze di questo principio così buono.

Credo che la beneficenza debba essere una virtù virile e ragionevole, non una pratica debole e sconsiderata; che non si debba fare il bene che piace più a colui che dona, ma quello realmente più utile a colui che riceve; non quella beneficenza che allevia più completamente le miserie di qualcuno, ma quella che serve il benessere del numero più grande.

Non saprei considerare la beneficenza che in questo modo; intesa in un altro senso, essa è ancora un istinto sublime, ma non merita più ai miei occhi il nome di virtù”.

Alexis de Tocqueville, Mémoire sur le paupérisme (Saggio sulla povertà), 1835.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.