Nuovi percorsi
La bellezza ridà valore al territorio e contrasta la povertà educativa
Il progetto Oratorio Aumentato Tracciare Sentieri, Costruire Comunità ha coinvolto 76 ragazzi e ragazze che hanno restituito alla città di Messina un sentiero abbandonato
di Alessio Nisi
La bellezza (nell’arte visiva, nella musica, nel teatro come nella danza e nel paesaggio e nella cura dei luoghi), può rappresentare l’unica esperienza capace di estendere il potenziale delle persone da un punto di vista emozionale, cognitivo e comportamentale. E può anche contrastare la povertà educativa, migliorando le condizioni di vita e riducendo i costi sociali. Sono queste le premesse alla base di Oratorio Aumentato Tracciare Sentieri, Costruire Comunità, progetto di ricerca e di azione (presentato a Messina negli spazi della Chiesa di Santa Maria Annunziata), che punta alla creazione di un metodo educativo originale.
La ricerca, in particolare, è stata realizzata da On – Trasformazioni generative in collaborazione con la Fondazione horcynus orca, prevista dal progetto quadriennale Di bellezza si vive, sostenuto da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
L’azione ha invece coinvolto 76 ragazzi e ragazze rispettivamente della Parrocchia San Giuseppe di Bisconte Catarratti, della comunità del territorio, di 3 classi dell’Istituto Verona Trento, di una classe del Liceo Emilio Ainis e delle classi elementari dell’Istituto Comprensivo La Pira-Gentiluomo, a questo gruppo si sono aggiunti, in estate, 35 bambini e bambine della Comunità di Sant’Egidio.
Un racconto in realtà aumentata
I veri agenti del cambiamento della comunità educante sono stati i ragazzi e le ragazze. «La loro insistenza è stata premiata», sottolinea Giorgia Turchetto, responsabile del progetto Di bellezza si vive, «il Comune di Messina infatti ha risposto al progetto con un intervento di pulitura del percorso per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie e consentire ai ragazzi di realizzare il loro obiettivo: raccogliere le storie, i ricordi e le lezioni apprese negli incontri con la Forestale per realizzare contenuti narrati in realtà aumentata a cui si potrà accedere tramite un’app specifica». Il sentiero, si sottolinea inoltre, è stato inaugurato e restituito alla comunità alla fine dello scorso giugno ed inserito tra le offerte degli itinerari turistico-culturali e paesaggistici dal comune di Messina.
Valorizzare il territorio
L’attività è iniziata nel 2021 con un’azione di Comunità messa in atto da 5 ragazze adolescenti che intendevano valorizzare il proprio territorio: l’azione è poi terminata con la realizzazione di un murales “Minoranze attive”.
Il percorso verso il santuario della Madonnuzza
Successivamente, nel 2023, l’iniziativa si è inserita nell’ambito del progetto di “Di Bellezza Si Vive” ed è proseguita appunto con l’Oratorio Aumentato, realizzato da On – Trasformazioni Generative con la Fondazione Horcynus Orca insieme ai 76 ragazzi e ragazze, avviando la riscoperta e la valorizzazione del percorso che conduce dalla Chiesa di Cataratti al santuario della Madonnuzza, nel bosco di Camaro.
Un sentiero di nuovo percorribile
In particolare, 60 ragazzi dell’Istituto Verona Trento e del Liceo Emilio Ainis, 13 bambini dell’Istituto La Pira – Gentiluomo, le 5 ragazze peer leader, la comunità e la Parrocchia di Bisconte e Cataratti, l’Associazione Katalòs, la 3° Circoscrizione, i partner tecnici Uisp Messina e Camminare i Peloritani hanno collaborato per fare in modo che il sentiero fosse liberato dalla presenza di rifiuti, messo in sicurezza e reso di nuovo agibile (fondamentale il lavoro degli uomini di Messina Servizi Bene Comune). Inoltre, grazie al contributo di Camminare i Peloritani, Uisp Messina e Bepart è stato possibile realizzare un percorso a tappe in realtà aumentata, mentre la ripulitura dai rifiuti e la messa in sicurezza del sentiero, abbandonato ormai da anni.
In apertura e nel testo alcuni dei 76 tra ragazzi e ragazze che hanno preso parte al progetto Oratorio Aumentato Tracciare Sentieri, Costruire Comunità. Foto per gentile concessione dell’Ufficio Comunicazione e Stampa di Di Bellezza si Vive
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