Credito
La banca del territorio che non chiude gli sportelli
In occasione del convegno delle Bcc lombarde, in corso tra Bergamo e Brescia, è stato presentato un aggiornamento sui dati del credito cooperativo in Lombardia dove, in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario, segna un +7% nella presenza territoriale. Il presidente della federazione lombarda, Alessandro Azzi sottolinea come in alcune realtà siano «l’unica realtà bancaria rimasta a sostegno delle comunità»
di Redazione
In Lombardia le Banche di Credito Cooperativo operano in 522 comuni, in 146 di questi come unico istituto bancario (+7% da dicembre 2022, in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario che sta riducendo costantemente la propria presenza territoriale).
È uno dei dati emersi nel corso del Convegno di studi della Federazione Lombarda Bcc, dal titolo “Sostenibilità in un mondo instabile – Le banche di comunità si confrontano con digitale, giovani, lavoro”, che si sta svolgendo fino a sabato 14 ottobre tra Bergamo e Brescia.
La presenza territoriale
Il convegno è stata, infatti, l’occasione per presentare un aggiornamento sui dati del Credito Cooperativo lombardo. Nel primo semestre dell’anno i risultati confermano il contributo positivo al tessuto socio-economico delle 27 Bcc presenti a livello regionale, che contano nel complesso 205mila soci, 5.400 dipendenti, 736 sportelli e oltre un milione di clienti.
«Il delicato scenario economico attuale è caratterizzato da una spirale inflattiva non ancora sotto controllo, nonostante l’aumento dei tassi di interesse voluto dalla Bce, e mostra primi segnali di recessione anche in quelle regioni europee (vedi la Germania) che tradizionalmente rappresentano un mercato di riferimento per le imprese lombarde. Ciò, oltre ad un rallentamento generale di consumi ed investimenti, nel primo semestre dell’anno ha avuto riflesso anche nella richiesta e nella gestione dei risparmi da parte di imprese e famiglie», dichiara Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda Bcc.
«In tale contesto» sottolinea «le Bcc continuano a fare la propria parte, rappresentando in alcuni territori – come sottolineato di recente anche dal presidente della Repubblica Mattarella – l’unica realtà bancaria rimasta a sostegno delle comunità».
Il posizionamento di mercato
All’analisi delle masse intermediate – si legge in una nota – le Bcc lombarde confermano, infatti, un buon posizionamento di mercato, mostrando tendenze in media più positive rispetto a quanto registrato dell’industria bancaria regionale. Il dato sui finanziamenti a favore di imprese e famiglie a giugno 2023 è in linea con quanto registrato nei dodici mesi precedenti: 24,9 miliardi di euro di impieghi lordi e 24,5 miliardi di impieghi vivi (- 0,4% contro il -1,1% dell’industria bancaria regionale).
La raccolta diretta si asseta attorno ai 34,1 miliardi (- 3%, a fronte del -6,9% dell’industria bancaria), cui si aggiungono più di 11 miliardi di euro di raccolta indiretta (dato in crescita del 33%, contro il +8,4% del comparto bancario).
Destinazioni tra famiglie e micro e piccole imprese
Riguardo ai settori di destinazione del credito: a giugno 2023 gli impieghi lordi erogati alle famiglie consumatrici lombarde superano i 9 miliardi di euro e presentano un incremento su base d’anno più significativo di quello del sistema bancario complessivo (+3,3% annuo contro +0,9%); oltre 15 miliardi di euro sono stati destinati invece al settore produttivo del territorio lombardo.
Una parte importante dei finanziamenti delle Bcc va a micro e piccole imprese: il 23% del totale (contro l’11% dell’industria bancaria).
In particolare, il 18% dei finanziamenti è destinato all’agricoltura, l’11% ad attività di ristorazione e ricezione turistica, il 11% al settore costruzioni, il 9% ad attività immobiliari e l’8% al commercio all’ingrosso e al dettaglio. In relazione alle forme tecniche del credito, a giugno 2023, i mutui lordi erogati da Bcc ammontano a 20,1 miliardi di euro. Nella prima parte del 2023, inoltre, è migliorata la qualità del credito, con la prosecuzione del processo di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura: in diminuzione le sofferenze (-33,5% rispetto all’anno precedente, contro il -25,2% dell’industria bancaria).
Nelle immagini alcuni momenti del convegno – foto ufficio stampa federazione Bcc lombarde
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