Economia

La Banca del Sud? Un’idea inutile. Meglio sostenere chi già opera

Fabio Salviato risponde / Che ruolo può svolgere la finanza etica e, più in generale, lo sviluppo responsabile, per la crescita del Mezzogiorno?

di Redazione

Gentile dottor Salviato, il Sud in questi giorni è ritornato alla ribalta, purtroppo per eventi malavitosi. Che ruolo può svolgere la finanza etica e, più in generale, lo sviluppo responsabile, per la crescita del Mezzogiorno? La Banca per il Sud di cui tanto si parla, secondo lei se ?etica? sarebbe più efficace?

Fausto Sberbero, Napoli

È evidente che la finanza può giocare un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno. Prima di tutto però va posta una domanda fondamentale: quale finanza per quale sviluppo? Paradossalmente proprio la situazione di grave arretratezza di molte aree nel Sud Italia e l?assenza di strutture industriali già radicate ci permettono di pensare a un modello di sviluppo alternativo, a un?economia leggera che risponda ai bisogni fondamentali delle persone, sviluppi servizi destinati alle fasce deboli, tuteli il territorio e le sue risorse, trasformandole in una fonte di ricchezza duratura. Questo disegno di crescita unisce alle dinamiche imprenditoriali una dimensione sociale che fino ad oggi raramente il Mezzogiorno ha conosciuto, pagando un prezzo altissimo in termini di degrado, fenomeni di emarginazione, di devianza, di criminalità e illegalità diffusa. Ora questa dimensione sociale non può essere delegata integralmente al soggetto pubblico (con le conseguenze che già conosciamo in termini di assistenzialismo, favoritismo e spreco) ma deve poggiare su un?idea di collettività e cooperazione. È chiaro che la finanza gioca un ruolo decisivo in questo disegno. Mi permetto di dubitare che la cosiddetta Banca del Sud, ipotizzata da Tremonti già prima dell?ultima Finanziaria, possa rispondere a questo identikit, e sono contrario anche ad una formula di appartenenza geografica che mi sa tanto da apartheid. Banca Etica, che come nascita e radicamento in termini di capitale sociale potrebbe essere definita una banca del Nord, ha appena aperto una filiale a Napoli e ne prevede a breve altre a Bari e Palermo. Non solo: a fronte di una raccolta di risparmio a Mezzogiorno di 11 milioni di euro ne investe, nelle stesse regioni, quasi 18 milioni, invertendo una tendenza generalizzata del sistema bancario nazionale che impiega al Nord quello che raccoglie a Sud; quanto ai tassi di interessi, quelli di Banca Etica sono uguali in tutto il Paese. Questa esperienza, assieme ad altre promosse da banche di credito cooperativo, è la prova che un embrione di finanza solidale a Sud esiste già, e con successo; forse varrebbe la pena che lo Stato privilegiasse chi già opera sul territorio piuttosto che dare vita ad altri soggetti, come appunto la Banca del Sud.

Fabio Salviato è presidente di Banca Etica. Per rivolgergli le vostre domande potete inviare una email a: e&f@vita.it


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