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L’8 per mille di Tremonti? Così si fa giustizia

Non profit e ricerca: la parola all'Agenzia per le onlus. Parla Gianmaria Galimberti, consigliere dell’Authority

di Benedetta Verrini

Una formale indicazione al governo, perché arrivi a sanare la ?discriminazione? che la legge sulle onlus opera tra fondazioni e associazioni di ricerca scientifica: arriva dalla massima autorità del settore, l?Agenzia per le onlus, proprio in occasione del convegno su terzo settore e ricerca scientifica. Vita ne ha parlato con Gianmaria Galimberti, consigliere dell?Agenzia per le onlus, che ha curato l?appuntamento. Vita: Consigliere, possiamo parlare davvero di ?norme discriminanti? nel panorama del non profit per quanto riguarda la ricerca scientifica? Gianmaria Galimberti: È noto che la legge 460/1997 qualifica come organizzazioni non lucrative solo le fondazioni di ricerca scientifica, non le associazioni. Perciò l?Agenzia, che è chiamata a esprimere un parere sulle cancellazioni dal registro delle onlus, ha potuto constatare che nell?ambito della ricerca scientifica e del settore socio-sanitario molte associazioni meritevolissime sono state escluse dai benefici fiscali e sono state anche sanzionate dal Fisco. Vita: Perciò è scattata una richiesta al governo di modifica della legge. Galimberti: Esattamente. Si tratta di una lettera in cui l?Agenzia per le onlus chiede al Consiglio dei ministri di intervenire con decreto per modificare la 460 e far rientrare nel novero dei soggetti che possono accedere alle agevolazioni fiscali anche le associazioni che si occupano di ricerca scientifica. Vita: Quali altri obiettivi vi siete proposti organizzando questo convegno? Galimberti: Prima di tutto, valorizzare e mettere a fuoco lo straordinario contributo che il settore non profit in questi anni ha dato alla ricerca scientifica. Credo che sia un fatto sotto gli occhi di tutti, ma forse questa è anche l?occasione per chiederci come aiutare questo settore a esprimere ulteriormente le sue potenzialità. Ciò che gli italiani hanno fatto nel campo della ricerca, nella storia, ha una portata enorme. E oggi ci sono numerosi campi in espansione: non penso solo al settore scientifico e bio-medico, ma anche a quello dell?ecologia, ad esempio. Per questo abbiamo pensato di avviare un confronto per mettere in luce tutti gli attori coinvolti, dal ?vivaio? dell?università fino al mondo dei potenziali sostenitori. Vita: Il ministro Tremonti, che sarà vostro ospite, solo una settimana fa ha rilanciato la proposta dell?8 per mille a sostegno della ricerca. Cosa ne pensa? Galimberti: Non possiamo che vederla in termini positivi: una tassazione generale finalizzata alla ricerca scientifica è senz?altro un?ipotesi con un carattere di giustizia, che può essere accolta con favore dalla collettività. Vita: Quale può essere il ruolo delle fondazioni bancarie per il sostegno alla ricerca? Galimberti: Ci sono già delle esperienze positive in merito: la Fondazione Monte Paschi, ad esempio, che tra i propri progetti ha costituito una società ?strumentale? che si occupa di biotecnologie ed è fortemente radicata nel proprio territorio. Fondazione Cariplo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia, per citarne altre, si sono invece impegnate a ?prevenire? la fuga di cervelli, creando le opportunità perché giovani e brillanti ricercatori potessero proseguire i loro progetti in Italia. La ricerca scientifica, peraltro, rientra tra i settori ?ammessi? cui le fondazioni possono indirizzare le proprie erogazioni: mi auguro che anche questo convegno sia l?occasione per sollecitarle a farla volare sempre più.


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