Cultura

L’ultimo di Fatboy Slim è un cd live da sballo

Recensione di "Live on Brighton Beach", cd di Fatboy Slim.

di Walter Gatti

Difficile che un deejay, per quanto ricco, famoso, influente, poliedrico e istrionico, decida di dare alle stampe un cd live di una sua crazy night. è con curiosità dunque che si assiste alla scommessa del signor Norman Cook, alias Fatboy Slim, di mettere in commercio il set da lui offerto alla gente della sua città natale, Brighton, 35mila giovani radunati per una notte di ballo e sballo sulla spiaggia più trendy e godereccia d?Inghilterra. Il risultato: uno sballo, appunto, senza confine di genere o di gusto. Live on Brighton beach (Jade Tree) è il compendio di dove oggi può essere portata la musica (per quanto sintetica, mixata, campionata) da un deejay che abbia grande conoscenza della musica pop, dal soul al rock, dal rhythm?n?blues all?acid jazz. Creatività a bizzeffe, gusto del divertissement, capacità di far godere il cosiddetto big beat anche a chi il piede in una discoteca non l?ha mai messo né mai lo metterà, furbizia nel trasformare un classico come Born Slippy (dalla colonna sonora di Trainspotting) in un inno ballabile-cantabile. Norman Cook era musicista (suonava il basso negli Housemartin) e la sua provenienza non dalla consolle o dal mixer si sente; forse anche per questo, per Fatboy Slim la definizione di deejay, anche nella sua accezione più larga, va decisamente stretta, e motivo per cui, come già dimostrato in un disco straordinario come You?ve come a long way, baby, ogni suo passo va attentamente curato.

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