Politica

L’ugl: «Dal governo stabilite solo cifre simboliche per il sociale»

Finanziaria: l'altro sindacato/ Dal punto di vista delle politiche sociali le cifre stabilite dal governo hanno un valore più simbolico che reale...

di Ettore Colombo

«Dal punto di vista delle politiche sociali le cifre stabilite dal governo hanno un valore più simbolico che reale. L?attenzione vera ai ceti deboli, oltre che a lavoratori e pensionati, è scarsa, a guardarla dalle promesse elettorali, dalla riduzione del cuneo fiscale (che c?è solo in parte e si è ridotta agli assegni familiari e in parte alle detrazioni) al fondo per i non autosufficienti, la cui dotazione è ben misera. Inoltre, l?aver ?dimenticato? il 5 per mille al volontariato è davvero un errore grave e marchiano». A parlare è Renata Polverini , leader del quarto sindacato italiano, l?Ugl , che oggi aspira – e ha buone probabilità – di diventare il terzo più grande, per numero di iscritti, scavalcando di fatto la Uil. Un sindacato che continua a ?fare riferimento? – anche se in un quadro di sempre maggiore autonomia – alla destra italiana. Destra che, però, secondo Polverini, sul fronte dell?attenzione al sociale « nonostante la tanto proclamata adesione, è rimasta indietro, rispetto alla sinistra, per non dire del mondo cattolico. Sull?immigrazione, ad esempio, Fini nella scorsa legislatura aveva fatto notevoli passi in avanti, ma ora An sta facendo i passi indietro». L?Ugl no, però. «Crediamo sia giusto aiutare gli immigrati là dove sono, nel terzo e quarto mondo, ma se sono qui hanno bisogno di diritti e protezione sociale».

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