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L’otto per mille dato allo Stato finanzierà interventi umanitari

Alla somma raccolta potranno accedere anche gli enti senza scopo di lucro con più di tre anni di attività e senza precedenti penali o tributari

di Redazione

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 aprile scorso, serie generale n. 81, il decreto del presidente della Repubblica n. 76, del 10 marzo scorso, che definisce i criteri e le procedure per l?utilizzazione della quota dell?otto per mille dell?Irpef devoluta alla diretta gestione statale. Al fondo potranno accedere anche gli enti senza fini di lucro impegnati in progetti umanitari.
L?otto per mille dell?Irpef destinato allo Stato servirà a finanziare interventi straordinari per combattere la fame nel mondo, far fronte alle calamità naturali, dare assistenza ai rifugiati e interventi di conservazione dei beni culturali. A stabilire come verrà utilizzata questa quota dell?imposta sul reddito delle persone fisiche è il decreto del presidente della Repubblica n. 76, del 10 marzo scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 aprile scorso, serie generale n. 81. Alla ripartizione della quota potranno accedere le pubbliche amministrazioni, le persone giuridiche e gli enti pubblici o privati, a patto che non siano a scopo di lucro. I requisiti richiesti, oltre alle capacità tecniche e finanziarie di portare a termine un progetto o una parte funzionale di esso, sono l?assenza di precedenti penali e tributari e almeno tre anni di attività. Le richieste dovranno pervenire entro il 31 maggio alla presidenza del Consiglio, che entro il 31 luglio elaborerà il piano di ripartizione delle risorse, accompagnate da una descrizione particolareggiata dell?intervento, che specifichi modalità, tempi e fondi necessari per la realizzazione. Il decreto di destinazione dei fondi sarà emanato dal presidente del Consiglio entro il 30 novembre, dopo che lo schema di ripartizione avrà passato l?esame delle commissioni parlamentari competenti.

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