Cultura

L’obolo in chiesa e la deducibilità

Una questione che suscita un grande interesse. Ecco alcuni suggerimenti

di Antonietta Nembri

Torniamo brevemente sulla questione della deducibilità delle offerte fatte in chiesa o ai sacerdoti anche perché le numerose lettere giunte in redazione dimostrano come l?argomento sia di particolare interesse. Innanzitutto si deve ricordare che le offerte fatte per la celebrazione di una messa non vanno considerate una liberalità. Per il diritto canonico, inoltre, se il richiedente è particolarmente povero la messa deve essere celebrata anche senza offerta. Quindi, le offerte, ma sarebbe meglio dire le erogazioni liberali deducibili effettuate a favore della Chiesa cattolica sono esclusivamente quelle effettuate a favore dell?Istituto centrale per il sostentamento del clero cattolico, istituito presso la Conferenza episcopale italiana. L?istituto rilascia una ricevuta che deve essere conservata per cinque anni e che permette la deducibilità in campo Irpef. Per quanto riguarda le offerte effettuate a favore delle parrocchie, le persone fisiche non hanno alcuna possibilità di deduzione. Un altro discorso riguarda invece il settore Irpeg, quello per intendersi relativo ai redditi di impresa. In questo caso l?erogazione fatta anche alla parrocchia è deducibile fino a un massimo del 2% del reddito di impresa.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA