Non profit

L’Italia abbraccia San Giuliano. 100 milioni alla prova

Molise. Raccolta fondi da record assoluto. Cento i conti correnti aperti, 50 i milioni di euro raccolti in soli 5 giorni. 50 i milioni stanziati dal Governo.

di Riccardo Bonacina

Non lasciateci soli», ha implorato monsignor Tommaso Valentinetti, vescovo di Termoli, nell?omelia durante il funerale dei 26 angeli di San Giuliano di Puglia. Un appello che davvero non è caduto nel vuoto. Un indice della partecipazione dell?Italia intera al dolore delle vittime del terremoto lo si è avuto con il vero e proprio record d?ascolto per l?edizione speciale del Tg1 la mattina di domenica 3 novembre dedicata alla diretta dei funerali; quasi 7 milioni di telespettatori, il 64% di share. Una partecipazione emotiva, una voglia di vicinanza, di sostegno che nelle stesse ore e giornate si è tramutata, nonostante l?invitante ponte, in una somma infinita di concreti gesti di solidarietà. Attraverso raccolte fondi di cui un po? tutti si sono fatti promotori, giornali, tv, radio, enti locali, sindacati, banche, associazioni. Cento raccolte fondi attivate Sfogliando dispacci d?agenzia e giornali abbiamo contato oltre 80 raccolte fondi, dalle corazzate Rai-Caritas e TG5- Corriere della sera-Tim, ai tentativi più naïf come quello di Aldo Biscardi che con il suo mitico Processo ha lanciato l?ennesimo conto corrente, ?La solidarietà dello sport?. Dalle iniziative istituzionali, come il ?Fondo vincolato antisisma? istituito dalla Regione Molise come salvadanaio per le risorse inviate da enti e privati, a quelle degli imprenditori come l?asta di vini senesi che si è inaugurata con una donazione di 100mila euro. Un affollamento di iniziative in cui è davvero facile perdersi: l?étoile Roberto Bolle con Alessandra Ferri vorrebbe organizzare un balletto per San Giuliano, il presidente del Senato, Marcello Pera ha annunciato che il ricavato del tradizionale Concerto di Natale sarà devoluto a San Giuliano, in campo scenderanno anche i calciatori azzurri con una visita il prossimo 18 novembre e con una partita benefica il prossimo giugno; i lavoratori lucani devolveranno un?ora di solidarietà; e gli scolari di Andria doneranno un euro a testa; la diocesi di Napoli devolverà tutte le offerte delle messe di domenica 10 novembre agli sfollati del Molise; l?Anci, associazioni dei Comuni italiani, ha attivato la sua raccolta fondi; l?Arci ha proposto che anche il Forum sociale europeo attivi una sua sottoscrizione; i pensionati di Cgil-Cisl-Uil hanno già donato 100mila euro; un consigliere del Friuli Venezia Giulia ha proposto ai suoi colleghi di tutt?Italia di devolvere la diaria di un giorno. Potremmo riempire due pagine di giornale con l?elenco generoso, quanto fantasioso, delle iniziative già in campo e di quelle previste. Senza aprire l?elenco delle donazioni in natura, dalle partite di legname o moquette mandate in Molise, al distacco di professionisti agli enti locali colpiti dal sisma. Quel che è certo fin d?ora, è che la raccolta fondi per i terremotati del Molise ha già conquistato il record della più generosa mobilitazione nella storia italiana, sorpassando quella che si pensava essere la raccolta fondi italiana insuperabile: quella della Missione Arcobaleno del 1999 che aveva totalizzato, nel corso di circa sei mesi, donazioni da parte di quasi 5 milioni di italiani per un totale raccolto di 130 miliardi di lire in favore delle popolazioni albanesi e del Kosovo. Pro Molise, raccolta record Ebbene, al momento in cui chiudiamo questo numero (la sera di martedì 5 novembre), gli euro raccolti in soli 5 giorni, risultano essere circa 50 milioni, un ritmo di raccolta impressionante, 10 milioni di euro al giorno. Le informazioni non abbondano, la cultura della trasparenza sembra lontana quanto Plutone, ma un lavoro di ricerca certosino quanto, ovviamente, provvisorio permette di contabilizzare le donazioni degli italiani secondo questi filoni: raccolta Tg5-Corriere-Tim, circa 3 milioni di euro; raccolta Rai-Caritas, 5 milioni di euro; Fondo vincolato sisma della Regione Molise, 5 milioni di euro; raccolte fondi promosse dai Comuni, circa 8 milioni; quelle delle Regioni, 5 milioni; le Province, 5 milioni; dai sindacati, questa volta uniti, si segnalano raccolte che già hanno contabilizzato 1,5 milioni di euro; dalle diocesi italiane arrivano 3 milioni di euro; dalle scuole italiane, sono già centinaia gli istituti di ogni ordine e grado che hanno aderito all?idea di ?Un euro per ogni alunno?, arriveranno almeno 1,5 milioni; 5 milioni dalla mobilitazione di vip, imprenditori, uomini di spettacolo; 5 milioni dalle raccolte fondi di quotidiani e radio e tv regionali e locali. Per una somma totale di circa 50 milioni di euro, 100 miliardi di vecchie lire, ripetiamo in soli 5 giorni. Se alla somma delle donazioni si aggiunge quanto già stanziato dal governo, si arriva a 100 milioni di euro. Una cifra che con la prossima Finanziaria, che non potrà non prevedere ulteriori stanziamenti, e con il proseguio delle raccolte fondi raggiungerà con tutta probabilità i 300 milioni di euro, cioè 600 miliardi di lire, 60 milioni pro capite per ciascuno dei 10mila sfollati. La mobilitazione straordinaria che ha prodotto questo nuovo record di generosità degli italiani (è presumibile che anche la cifra di 5 milioni di donazioni venga superata) non ha certo bisogno di un ennesimo scandalo, provocato dall?incompetenza, dalla superficialità ancor prima che dalla malafede. Uno scandalo che andrebbe a colpire ancora una volta proprio quelle associazioni che sono il terminale primo e ultimo della solidarietà degli italiani. A differenza della Missione Arcobaleno-Gestione fondi privati che, grazie a un commissario ad hoc e a un fondo unico riuscì a gestire i 130 miliardi di lire con criteri privatistici e con criteri di trasparenza e rendicontazione d?eccellenza, nel caso dei fondi pro Molise ci troviamo di fronte a una vera e propria giungla di conto correnti e di soggetti. E i criteri di trasparenza e di rendicontazione paiono, al momento, assenti persino nell?azione dei grandi soggetti come Tg5-Corriere-Tim (è possibile che sul sito e nelle comunicazioni non sia fatto cenno alla raccolta e alla sua destinazione?). Una sfida, quella della trasparenza che Fabio Salviato, presidente di Banca Etica (sul suo conto corrente sono arrivati circa300mila euro dei 4 milioni raccolti da Rai-Caritas), raccoglie: «Renderemo conto a tutti donatori della destinazione di tutte le loro offerte. è il nostro impegno». Quanti dei 60 milioni pro capite arriveranno davvero ai 10mila sfollati? Noi vigileremo e offriremo spazi gratuiti a chi voglia rendicontare la destinazione delle varie, forse troppe, raccolte fondi.


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