Non profit

L’istituto Duomo di Milano, vera fondazione

Martina Saltamacchia, della Bocconi, ha scoperto il vero meccanismo di finanziamento della cattedrale

di Daniela Romanello

Chi ha veramente finanziato la costruzione del Duomo di Milano? Si scopre leggendo «Non nobis, Domine, sed nomini Tuo da gloriam». Il Registro delle Oblazioni per la costruzione del Duomo di Milano nell?anno 1400, la tesi con cui Martina Saltamacchia (nella foto), classe 1981, il 10 dicembre si è laureata con 110 e lode in Economia per le arti, la cultura e la comunicazione all?università Bocconi di Milano. Diciotto mesi di lavoro, di cui due terzi spesi a interpretare i Registri delle Oblazioni, ossia i brogliacci in cui giorno per giorno venivano registrate tutte le donazioni, dalla veste della popolana al contributo del principe, ma che, scritti in latino corrente molto abbreviato, con grafia gotico-lombarda, non erano mai stati trascritti e neppure studiati. Alla fine, la Saltamacchia ha immagazzinato nel suo computer un database di oltre 8mila righe, che occupano 200 delle 380 pagine della sua tesi. E cosa ha scoperto? «Che la Fabbrica del Duomo è stata la prima forma di fondazione di partecipazione, un istituto senza fine di lucro dove tutti, senza distinzione, potevano donare beni e manodopera gratis».
Studium: Della generosità del popolo milanese già si sapeva?
Martina Saltamacchia: Sì, ma gli storici hanno sempre sottolineato come la cattedrale fosse stata costruita grazie all?apporto economico del principe Gian Galeazzo Visconti. Nessuno si è messo mai a fare ?i conti della serva?.
Studium: Che invece ha fatto lei…
Saltamacchia: Infatti. Ho preso in esame i Registri delle Oblazioni dal 1387 al 1450, individuando un anno che non fosse giubilare e nel quale l?apporto del principe fosse consistente, in modo da non deformare la ricerca: il 1400.
Studium: Il risultato?
Saltamacchia: Su 7.883 donazioni, ben 7.154 sono tra le 0 e le 10 lire, pari al 91% del totale. Per un raffronto, il salario di un operaio era di 5 lire. E il valore di queste donazioni è il 28% del totale. Se ad esse si sommano anche quelle tra 11 e 1.500 lire, la percentuale sale all?84%. Un ultimo dato: il popolo che ha donato al massimo 10 lire per volta, alla fine ha versato nelle casse quasi il doppio del principe! Inoltre, il 50% delle monete raccolte era di rame, le sole in mano ai popolani.
Studium: Cosa significa?
Saltamacchia: Che il contributo significativo è venuto dal popolo. E che esisteva un network capillare di fund raising.
Studium: Quali insegnamenti per l?oggi?
Saltamacchia: La trasparenza sulle donazioni. Il processo di monetizzazione dei beni in natura donati coinvolgeva dai 6 ai 12 soggetti con almeno 14 passaggi per ogni dono. Un?efficienza minima, ma una efficacia massima come garanzia per il donatore.

Infofile
Il relatore Marzio Romani: quei conti insegnano a noi

Direttore dell?Istituto di storia economica dell?università Luigi Bocconi di Milano, Marzio Romani è il relatore della tesi di Martina Saltamacchia. «Era da vent?anni che in Bocconi non si discuteva una tesi in Storia economica medievale. Le difficoltà di interpretazione letterale e contenutistica dei libri contabile del 1400 è enorme». Ed è importante solo per questo? «No, la vita di quelle persone determina ancora la nostra, anche se non ce ne accorgiamo. Che il Duomo fosse stato costruito da una società intera, dal principe al povero, animata dalla fede, lo si sapeva già. Ma nelle facoltàdi Lettere ci si ferma al fattore qualitativo. Qui invece si fanno finalmente i conti: si dice chi, come, dove e quanto».

Extrafile che c?è di nuovo
Premio per tesi sul ?democratico? Tocqueville

Sarà premiata con un viaggio in Normandia la migliore tesi di laurea sul filosofo francese Tocqueville realizzata, in tutte le università italiane, nel periodo che va dal 1° giugno 2004 al 30 aprile 2005. Il premio, intitolato Pensare Toqueville, è promosso dal Circolo di cultura politica Tocqueville di Pescara ed è alla sua prima edizione. È rivolto ai laureati delle facoltà di Scienze politiche, Filosofia, Sociologia, Lettere e filosofia e Giurisprudenza. Oltre al viaggio, lo studente vincitore si vedrà pubblicata la tesi. Presentazione entro il 30 maggio.

Info: tel. 085.411658

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