L’ira funesta di Prodi su Padoa Schioppa

Prodi infuriato con Tps.

L?ultimo bollettino mensile della Banca centrale europea ha mandato su tutte le furie il presidente del Consiglio. Prodi non se l?è presa tanto con la Bce che, in un momento di crescita della nostra economia, di dati confortanti, ha invitato la Ue a tirarci le orecchie se non procediamo con ulteriori riforme strutturali, quanto con il suo ministro Padoa- Schioppa incapace di raccogliere consensi all?estero.

Eppure Tps (come chiamano il ministro dell?Economia con l?acronimo di nome e doppio cognome) era stato messo al suo posto proprio per dare smalto internazionale ad una delle poltrone strategiche del governo. Invece niente: Prodi non ne può più dei rimbrotti della Banca europea (dove Tps è odiato da tutti quelli che l?hanno conosciuto, visto che fu membro del board fino ad un paio di anni fa), né di quelli delle agenzie di rating (dove Tps ha altrettanti detrattori).

Visto che anche il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, è in caduta libera e che la generazione di mezzo degli economisti italiani è rimasta sguarnita con l?improvvisa morte di Riccardo Faini, Prodi punta su Bini Smaghi, il nuovo volto italiano alla Bce.