Famiglia

L’informazione, un bene di tutti per tutti

La mappa degli stakeholder della società editoriale.

di Giuseppe Ambrosio

Dipendenti e collaboratori
Per un?impresa di comunicazione come Vita le persone costituiscono un fondamentale fattore di successo, un elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi aziendali (si veda la percentuale di valore economico distribuito, oltre la metà del fatturato). Le politiche aziendali verso i dipendenti e i collaboratori sono state improntate a una sempre maggiore cura, sia nelle dignità delle remunerazioni, sia nella logistica e nelle attrezzature a disposizione. Vita ha fatto della selezione e dello sviluppo del potenziale dei giovani un suo motivo di fondo. Nel 2003 l?età media del personale era di 34 anni. In quest?ottica grande importanza è data alla formazione continua, perseguita attraverso la partecipazione a incontri, forum e attività specifiche di formazione professionale. I meccanismi di selezione sono stati basati su criteri di piena trasparenza e orientati a utilizzare criteri di merito. Nel 2003 le persone impegnate a Vita sono complessivamente 28 di cui 7 in Vita Comunicazione. Il personale della Società editoriale è diviso tra giornalisti (13) e staff di supporto (8). I dipendenti assunti secondo i contratti collettivi applicati (giornalisti, poligrafici e cooperative sociali) sono complessivamente 10, gli altri collaboratori secondo contratti previsti dalle normative. Altro elemento importante di attenzione, le pari opportunità: le donne sono 13, il 46% del personale.

Il non profit
Il cuore del gruppo è il Comitato editoriale il cui compito è previsto sin dallo statuto della Società editoriale. Composto da 60 organizzazioni di primo e secondo livello del Terzo settore, in rappresentanza di oltre 10mila associazioni territoriali. Mediante riunioni periodiche e il contatto diretto con la redazione, le organizzazioni partecipano e influenzano le linee editoriali e di contenuto del settimanale e del sito. Le organizzazioni partecipanti siglano ogni anno un protocollo d?intesa.

Clienti
Vita svolge la propria attività editoriale e commerciale riconoscendo e perseguendo come valori e obiettivi la diffusione della cultura della solidarietà e della responsabilità sociale che rappresentano un punto di riferimento costante nei confronti della propria clientela (lettori, inserzionisti, utenti web). Vita riconosce, infatti, nella clientela il primo patrimonio aziendale e condizione essenziale alla sua indipendenza, e pertanto si pone l?obiettivo di perseguirne sempre la soddisfazione.
Clienti lettori. In seguito a investimenti costanti, il prodotto ha aumentato la propria foliazione, introducendo il colore in tutte le pagine e arricchendosi nei contenuti con nuove rubriche, inserti mensili, e il ricorso a collaborazioni giornalistiche di notorietà indiscussa. Il settimanale dà ampio spazio alla voce dei lettori sia sulle proprie pagine che nel suo sito internet www.vita.it. Nei «10 principi del nostro lavoro» è prevista la risposta a tutti i lettori.
Clienti pubblicitari. L?attività di raccolta delle inserzioni pubblicitarie su Vita, sugli altri prodotti editi e sul sito internet viene svolta nel rispetto della sensibilità dei propri lettori e in coerenza con la propria linea editoriale. In questa logica viene rifiutata la pubblicità delle aziende che non rispettano i fondamentali criteri etici e di responsabilità: uso del lavoro minorile, rispetto dell?ambiente e della sua sostenibilità, produzione o commercializzazione di armi e che comunque, in genere, nei propri comportamenti non rispettino criteri riconosciuti e codificati di eticità. Nel 2003 i clienti inserzionisti pubblicitari sono stati quasi 200.

Azionisti e imprese
Coerentemente con la sua storia, che vede la nascita del gruppo editoriale da un patto diretto tra giornalisti e associazioni di Terzo settore, l?azionariato di Vita è un azionariato diffuso (oltre 50 soggetti) e che comprende persone, aziende e organizzazioni della società civile (che controllano il 50,2% del capitale sociale). Anche la composizione del consiglio di amministrazione rispecchia la composizione dell?azionariato, secondo criteri di rappresentanza democratica. La gestione finanziaria è supportata da risorse garantite da quattro banche: Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni (sistema Bcc), Banco di Brescia, Monte dei Paschi di Siena, Banca Intesa.
Importante il rapporto con le imprese verso il cui il sistema Vita si propone come ponte etico di dialogo e collaborazione, sia attraverso i dibattiti promossi su magazine e inserti sia attraverso le consulenze dedicate.

Ambiente
Il rispetto dell?ambiente viene perseguito da Vita attraverso una rigorosa selezione dei fornitori. In particolare sono state adottate le misure seguenti: a) l?adozione di processi di stampa per i propri prodotti che non rilascino in atmosfera sostanze inquinanti; b) l?adozione, per la stampa di tutti i suoi prodotti cartacei, di carta prodotta unicamente facendo ricorso a carta da macero al 100%; c) l?adozione, per la spedizione delle copie agli abbonati, di un film bioplastico (MaterBi) biodegradabile e compostabile prodotto da Novamont spa.

Fornitori
I fornitori sono scelti tenendo conto essenzialmente della qualità dei servizi offerti, del prezzo e dell?affidabilità commerciale, dei comportamenti etici ambientali. Nel 2003 i fornitori coinvolti sono stati circa 100.

Collettività e P.A.
Complessivamente, attraverso mezzi propri e fornitura di contenuti Vita parla oggi a circa 1 milione di persone al mese promuovendo la cultura della responsabilità e della solidarietà. Il sistema Vita offre opportunità anche alla pubblica amministrazione sia centrale che decentrata offrendo spazi di dialogo dedicato e di approfondimento con il Terzo settore. Interessanti le attività di animazione culturale e artistiche promosse con l?attività di ClubVita.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.