Famiglia

L’impegno dell’artista. I bambini di Alex

Riccardo Ripoli, fondatore dell'associazione Amici della Zizzi, ricorda l'impegno a suo favore di Alex Baroni.

di Benedetta Verrini

Era un grande. Grazie Alex, per quello che hai saputo darci, per la tua umanità, per la tua disponibilità, per il tuo amore verso i bambini, per aver capito l?importanza dell?affido e aver voluto contribuire a propagandarlo. In tanti si sono avvicinati a noi grazie al tuo spot. Grazie Alex. Ti abbracciamo con infinito amore». Riccardo Ripoli affida alla chat del portale www.sos-affido.it il suo saluto a un amico, Alex Baroni. Il cantante, scomparso sabato scorso dopo un pauroso incidente e quasi un mese di coma, era stato un forte sostenitore dell?associazione Amici della Zizzi, che Ripoli ha fondato nel 1986 per aiutare i minori in difficoltà. «Ci eravamo conosciuti su Internet» ricorda Ripoli, che è anche la mente del portale sos-affido. «Alex aveva immediatamente risposto ai nostri contatti. Poco dopo ci eravamo anche conosciuti di persona, dopo un suo spettacolo a Cecina: era a tavola con amici, e quando sono arrivato, li ha letteralmente lasciati per stare a parlare con me e saperne di più sul nostro lavoro. Non mi stupisce che la famiglia abbia chiesto ai fans di continuare il suo impegno con opere di solidarietà». Il fratello del cantante, infatti, ha invitato a fare donazioni a Emergency , all?ospedale Bambin Gesù di Roma e ad attivare adozioni a distanza, come aveva fatto Alex. Fino alla fine di marzo, anche quando Baroni stava combattendo in ospedale, le radio passavano un suo spot a sostegno degli Amici della Zizzi. Il sottofondo della sua canzone più famosa, Pavimento liquido, e uno slogan sul valore dell?affido e sull?impegno dell?associazione. «Era stato subito disponibile a regalarci la canzone per lo spot e a registrare lo slogan radiofonico» continua Ripoli. «L?ultima volta che l?ho sentito, è stato per chiedergli se voleva darci una mano, ancora una volta, a fare un cortometraggio sull?affido. Mi aveva detto di sì con entusiasmo, e si era raccomandato di fargli sapere quando eravamo pronti a partire. Avevamo pensato di chiedergli di realizzare la colonna sonora. Sarebbe stata bellissima».


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