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L’ideatore della A-tax. Altro che briciole

L’esperienza che ha ispirato Tremonti. Tullio Chiminazzo, direttore della fondazione etica di Bassano del Grappa, parla dello sconto solidale, che tanto piace al ministro

di Benedetta Verrini

Come è nata la A-Tax? Galeotta fu una vacanza nel Bellunese: è lì che il ministro dell?Economia Giulio Tremonti, nell?agosto scorso, ha visto all?opera il meccanismo dello ?sconto solidale?, messo a punto nel 1994 dalla Fondazione Etica ed economia di Bassano del Grappa e adottato da alcuni imprenditori. Si chiama ?Progetto un per cento? ed è un modello tanto interessante ed efficace (ha già raccolto oltre un milione di euro consentendo di realizzare progetti di solidarietà in Lituania e in Madagascar) che Tremonti ha deciso di inserirlo nella delega fiscale, fissando l?esclusione dalla base imponibile dell?Iva dell?1 per cento del volume d?affari destinato a finalità etiche. «è un progetto rivoluzionario perché ribalta il concetto di solidarietà: permetterà di coscientizzare chi consuma e chi produce ricchezza. E se diventerà legge, metterà l?Italia all?avanguardia nella lotta al divario tra Paesi ricchi e poveri» spiega Tullio Chiminazzo, commercialista e direttore della Fondazione bassanese, appena rientrato da Bruxelles dove ha spiegato il progetto ai funzionari della Commissione Ue che stanno redigendo una relazione sul modello ?Un per cento?.
Vita: Dottor Chiminazzo, la A-Tax l?ha davvero spiegata lei al ministro Tremonti?
Tullio Chiminazzo: Beh, diciamo che l?ho incontrato per illustrargli il progetto, in agosto. Avevamo già mandato la documentazione a Palazzo Chigi e ai ministeri competenti, ma quell?incontro, forse, è stato decisivo: Tremonti si è dimostrato subito interessato a tradurlo in legge. D?altronde, il Progetto un per cento non era un?idea estemporanea, ma un modello sperimentato: negli anni ha ricevuto l?avallo di ben tre risoluzioni ministeriali.
Vita: Come vi è venuta l?idea?
Chiminazzo: Il supporto teorico del progetto nasce dalle scuole di Etica ed economia fondate a Bassano e in altri centri italiani già 12 anni fa. Il contributo di docenti universitari, professionisti e imprenditori ha rappresentato la miscela giusta per teorizzare modelli di sviluppo etici. In questi anni ci siamo impegnati a diffondere il progetto presso gli imprenditori locali e alcune catene della distribuzione hanno finito per sposarlo (ad esempio, la ditta Nico e la King Commerce, ndr).
Vita: Come funziona il Progetto un per cento?
Chiminazzo: è semplice: l?impresa concede uno sconto pari all?un per cento sull?acquisto di un bene; il cliente rinuncia a tale sconto e dà mandato all?impresa di destinarlo alla realizzazione di un progetto di solidarietà. Ora lo Stato, dal canto suo, rinuncerà all?imposizione fiscale su quell?un per cento.
Vita: Lo avete già esportato in diverse parti del mondo…
Chiminazzo: Sì, perché riteniamo che debba diventare un modello di sviluppo planetario. Inoltre, le fondazioni e le associazioni di Etica ed economia sono diventate oltre 30 nel mondo, dal Vietnam al Brasile. L?obiettivo è quello di sostenere e stimolare un?imprenditorialità solidale ed efficiente: il problema dei Paesi poveri, infatti, non è quello di ricevere la carità dai Paesi ricchi, ma di essere aiutati a produrre lavoro e impresa.
Vita: Lei ritiene che, oltre agli imprenditori veneti, la A-Tax convincerà anche tutti gli altri?
Chiminazzo: Dipende da quanto stampa e governo sapranno presentarla. Si tratta di far capire che le sole ?briciole? dei nostri consumi rappresentano risorse tali da avviare lo sviluppo equilibrato di tutto il pianeta. Questa proposta non è impositiva né coercitiva: dipende solo dalla volontà degli operatori e dalla conoscenza del progetto da parte della comunità. Se soltanto la metà dei commercianti italiani la applicasse, comprendendone la ricaduta in termini di pubblicità ed evidenza sociale, sarebbe uno straordinario successo.

Info
Per sapere tutto sul Progetto un per cento: www.unpercento.com
Per le Scuole di Etica ed economia: www.unietica.it
www.unietica.com
tel. 0424.570635
Per il ddl sulla A-Tax:
www.governo.it

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