Mondo
Leurodeputato ha visitato lIraq. Messner lascia la montagna e scende in piazza
"Saddam è un essere spregevole, ma non dobbiamo permettere questa folle guerra".
di Redazione
All?eurodeputato verde Reinhold Messner sono bastati quattro giorni a Bagdad per trasformarsi da pacato politico a militante pacifista, “pronto a scendere in piazza e a occupare le strade pur di fermare questa guerra”. Quando poi gli chiediamo una prima impressione di quello che ha visto laggiù, ci sorprende ancora: “Mi aspettavo di trovare gente furiosa contro gli occidentali e invece ho conosciuto un popolo tranquillo”.
Vita: Tranquillo?
Reinhold Messner: Tranquillo, ma di certo non sereno. Dopo due guerre e 12 anni di embargo, sono sfiniti, incapaci di contestare. Completamente anestetizzati, drogati da questa attesa logorante.
Vita: Come se ne esce? Certo non basta una delegazione di politici che va lì quattro giorni e poi torna a casa…
Messner: Io sono stato a Bagdad per vedere come sta la gente, per capire come vive un popolo strangolato da un embargo che gli toglie cibo, acqua e medicinali e da uno schifoso dittatore che si crede una divinità. Peggio di Stalin e Mao ai tempi del comunismo. Ma in un ospedale ho visto un bambino di otto anni che pesava due chili e mezzo e non so quanti ragazzini deformati per il contagio delle bombe al plutonio sganciate dagli americani nel 1991. Peggio di Chernobyl. Poi c?è il pericolo della guerra civile.
Vita: In che senso?
Messner: A Bagdad anche i civili stanno comprando pistole e kalashnikov, ma non le useranno contro gli americani, che in pochi giorni vinceranno la guerra come tutti sanno, ma per scannarsi fra di loro contendendosi un tozzo di pane e un sorso d?acqua potabile.
Vita: La cooperazione internazionale si sta preparando all?emergenza, quale può essere il loro ruolo?
Messner: Chi porta gli aiuti umanitari da anni sta facendo un lavoro importantissimo e ho notato come negli ultimi tempi i loro sforzi si siano intensificati. Ma in caso di conflitto se ne andranno tutti.
Vita: Perché?
Messner: Per la guerra civile. Nessuno avrà il coraggio di restare in un posto dove la gente ti spara per fregarti un piatto di minestra.
Vita: Quindi siamo impotenti?
Messner: Quindi dobbiamo scendere in piazza. Berlusconi non dimostra coraggio mettendosi nella luce del faro abbagliante di Bush. Solo così fermeremo una guerra folle.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.