Famiglia

L’etica parte dagli studenti

L’Istituto di Corrado Passera ha scelto una linea poco appariscente. Un prestito agevolato per chi studia (e ha buoni voti). E una buona gestione multifondo

di Francesco Maggio

Forse perché non da subito convinti che l?etica in finanza potesse interessare, trasversalmente, tutta l?attività bancaria o forse perché, consapevoli delle enormi implicazioni organizzative, gestionali e, soprattutto, culturali che un simile fenomeno comporta, fatto sta che alcuni grandi gruppi bancari italiani hanno deciso solo di recente di fare il loro ingresso nel settore.
è il caso, per esempio di Banca Intesa la cui mission, almeno nelle intenzioni del top management, è quella di diventare a tutti gli effetti una ?Banca per il Paese?. Nonostante questo esordio piuttosto ?timido?, il gruppo guidato da Corrado Passera ha già al suo attivo alcuni importanti risultati: il lancio del progetto Bridge, ossia di un prestito senza garanzie patrimoniali, con tempi di restituzione di lungo periodo a tassi di interesse particolarmente contenuti, a favore degli studenti di alcune università italiane in regola con gli esami (un bell?esempio di finanza etica intesa come credito per chi non ha accesso al credito); la gestione multifondo socially responsible di Nextra (Bond, Equity 10 ed Equity 20) che finora ha già raccolto circa 50 milioni di euro.
Da ricordare, inoltre, che tre anni fa il Banco ambrosiano veneto (istituto che fa parte del gruppo) lanciò il primo prestito obbligazionario etico allo scopo di finanziare la costruzione e ristrutturazione di alcuni alloggi per anziani della Fondazione Opera Immacolata Concezione a Thiene, vicino a Vicenza. Insomma, le premesse per i neofiti di diventare protagonisti della finanza etica ci sono tutte. Si tratta solo di aspettare e verificare.

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