Sostenibilità

L’equo solidale alle Bermuda

Giochi e numeri che non quadrano.

di Sandro Calvani

La piccola colonia britannica di Bermuda è in mezzo all?Oceano Atlantico. È un arcipelago di 360 isole di cui solo una ventina abitate. In tutto l?arcipelago vivono 65mila abitanti. Potrebbe essere un Paese di scarso rilievo. Bermuda è invece famosa per la gran quantità di aerei e imbarcazioni che sarebbero sparite nel cosiddetto Triangolo. Questa storia è tutta un mistero. Non mi vergogno a dire che anch?io ero un po? preoccupato la prima volta che ho visitato Bermuda. Non fui risucchiato dal Triangolo e atterrai nel piccolo aeroporto gestito dalla Marina britannica. Vicino al mio aereo c?erano quattro Sea-Harriers, gli aerei militari a decollo verticale. Nella mia visita ai negozi dell?aeroporto mi piacque un pullover di pura lana di Bermuda, con l?etichetta “prodotto equo e solidale”. Lo comprai. Alla cassa c?era un militare inglese che aveva acquistato lo stesso prodotto. Notando la scelta comune, venne naturale fare due chiacchiere. Era un pilota degli Sea-Harriers. Mi disse: “Quando li trovo, compro questi prodotti equo-solidali e quando ho tempo faccio volontariato perché in questo mondo, purtroppo, c?è sempre meno posto per la solidarietà. I nostri comandanti e politici parlano sempre di libertà e di giustizia, valori per i quali per me vale la pena combattere e anche perdere la vita. Ma sulla solidarietà e la fratellanza c?è silenzio totale”. Ammirato risposi che nei popoli che ho visitato ho visto tanta aspirazione alla libertà e alla giustizia, ma anche negazioni delle loro applicazioni. In certi Paesi non c?è un minimo di libertà e giustizia nemmeno dentro le famiglie, tra uomo e donna o tra generazioni. Invece non ho mai trovato un solo popolo o una sola famiglia incapace di esprimere accoglienza fraterna a un ospite o solidarietà a chi è nel bisogno. Da biologo sono convinto che se il nostro dna definisce le differenze, deve esserci un pezzo di dna, che non manca mai, che ci fa essere solidali di natura. Poi, a costo di passare per uno che crede alla magia, dovevo pur chiedere l?opinione di un pilota sul Triangolo delle Bermuda. Secondo lui il Triangolo non esiste, è una leggenda. Ma a pensarci bene, senza la solidarietà vera, vissuta come fossimo fratelli, sparisce anche il triangolo base dello Stato moderno, generato dalla Rivoluzione Francese che proponeva liberté, egalité, fraternité. La storia ha dimostrato che la lotta per la libertà e la giustizia non bastano, da sole, a costruire il bene comune. Il Triangolo delle Bermuda non c?è. Al triangolo di buon governo globale libertà-uguaglianza-fratellanza manca spesso un angolo. Se non si aggiusta questo triangolo, potrebbe risucchiare il mondo intero.
Sandro Calvani è un dirigente delle Nazioni Unite. Vive e lavora a Bangkok, Thailandia.
Le opinioni qui espresse non rappresentano necessariamente l?opinione delle Nazioni Unite.

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