Famiglia

L’economia civile esce dalla nicchia

E' solo alla seconda edizione, ma è già un appuntamento molto atteso. Il 4 e 5 ottobre il non profit mette sul tavolo le sue idee... di Maddalena Bonicelli

di Redazione

Torna l?appuntamento lanciato un anno fa da Aiccon – Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit, per riunire e mettere a confronto i principali soggetti del mondo dell?economia civile. Il 4 e 5 ottobre presso il Centro Universitario di Bertinoro (Forlì), prenderà infatti il via la seconda edizione delle Giornate di Bertinoro per l?economia civile. Punto di partenza, un confronto internazionale sui diversi modelli, europei e americani, per mettere in luce l?importanza che l?economia civile sappia esprimere un?identità forte e, in forme diverse a seconda del contesto sociale ed economico in cui opera, affermarsi come autonoma espressione della società civile, senza cadere in forme di dipendenza dallo Stato o in meccanismi di concorrenza che la portino ad assimilare i suoi comportamenti a quelli del profit. Quest?anno la scelta del tema su cui discutere è ricaduta sull?impresa sociale, argomento che si è acceso da poco meno di un anno con l?inizio dell?iter legislativo che riguarda la sua regolazione e che nell?arco di questi mesi si è concretizzato in un testo di decreto delegato (vedi tabella in basso, ndr). Parallelamente è sorto un dibattito che ha coinvolto il governo in un vero e proprio banco di prova della sua concezione del ruolo del Terzo settore nella nostra società, ma che ha portato il non profit stesso a porsi questo interrogativo e a tradurlo, non sempre raggiungendo un?unanimità di vedute, in proposte concrete. L?intento delle Giornate è quello di raccogliere in un?unica cornice le idee e le riflessioni degli accademici, operatori, esponenti del movimento cooperativo e dell?associazionismo, ma anche delle istituzioni e dell?impresa for profit, che sono stati parte attiva in questo dibattito, e analizzare gli scenari in cui si colloca, che chiamano in causa il futuro sistema di Welfare, il ruolo crescente dell?etica all?interno del mondo economico, la partecipazione dei cittadini. È in questa ottica che Stefano Zamagni, presidente della commissione scientifica di Aiccon, pone a monte una questione prioritaria: «L?immagine più azzeccata per il non profit italiano mi pare quella del bivio», spiega, «continuare sulla via, fino ad oggi in prevalenza battuta, dell?advocacy e della ridistribuzione, con le razionalizzazioni e i raffinamenti del caso; oppure intraprendere con decisione la via dell?imprenditorialità sociale e civile, cioè la via della produzione di capitale sociale». Un bivio dunque tra un non profit di nicchia e un soggetto anche economico e protagonista della futura Welfare society. Se la seconda strada appare ormai un obiettivo condiviso, il momento delle scelte e degli indirizzi richiede al non profit nuove rivendicazioni ma anche assunzioni di responsabilità: quali nuovi modelli di mercato di servizi sociali alla persona nascono? In quali settori? Con quale tipo di regole e garanzie di equità per i cittadini? Qual è il ruolo dell?impresa sociale? Per Edo Patriarca, portavoce del Forum del Terzo settore, «la questione si concentra tutta sul senso e sul significato che si intende dare alla parola ?sociale? come sostantivo e non semplice aggettivo alla parola ?impresa?. Se oggi la bibliografia ha detto tutto, o quasi, sull?impresa, occorrerà indagare sul sostantivo ?sociale? coniugato virtuosamente con la logica imprenditoriale maturata nel for profit. E su questo forse non tutti concordiamo, neppure nel vasto mondo del Terzo settore». Franco Marzocchi, vice presidente di Aiccon, indica un punto importante da cui partire: «Siamo in un momento di riflessione sull?idea di non profit e sulla sua identità e il suo ruolo nel rapporto con Stato e mercato», osserva Marzocchi. E nel momento in cui l?impresa sociale «si inserisce in maniera determinante in questo scenario, tale riflessione non può prescindere dalla valorizzazione dei percorsi sviluppati all?interno del Terzo settore: questo passa attraverso la nascita di una cultura dell?economia civile fondata su un patrimonio di esperienze che deve servire da base di crescita per un intero settore e da suo motore di sviluppo. Una cultura che deve trovare spazio nel mondo dell?università e in occasioni come queste Giornate

Legge delega: un percorso a ostacoli
Dopo anni di attesa, il Terzo settore si trova sulla via di una legge quadro che riconosca il soggetto ?impresa sociale?. Ecco i passaggi che hanno condotto alla delega messa a punto dal governo, incluse le fasi di discussione fra le anime del non profit
Dicembre 2001 Si svolge a Trento il primo convegno internazionale sull?impresa sociale promosso dall?Issan, dal titolo L?impresa sociale in prospettiva comparata I criteri economici che definiscono l?impresa sociale: produzione di beni/servizi in forma continuativa; autonomia; rischio; forza lavoro retribuita I criteri sociali: produzione di benefici per la comunità; promozione da parte di un gruppo di cittadini; governo non basato sulla proprietà del capitale, partecipazione allargata; limitata distribuzione degli utili (Defourny)
Gennaio 2002 Due incontri al ministero del Welfare del Forum del Terzo settore sulla stesura di una proposta di legge – regolare la partecipazione di lavoratori e beneficiari – principio assoluto di non distribuzione, anche indiretta, degli utili – forme di proprietà e controllo
Gennaio 2002 Contrasto tra Forum del Terzo settore e Compagnia delle opere – sulle forme di proprietà e controllo – sui limiti alla remunerazione – sulla partecipazione di lavoratori e beneficiari
Febbraio 2002 Maroni annuncia la preparazione di una proposta da sottoporre al Consiglio dei ministri Il ministro associa al completamento della regolazione del settore non profit l?annuncio dell?insediamento dell?Authority
Marzo 2002 Il Consiglio dei ministri discute il testo della legge Emerge il tema del regime fiscale: Tremonti esclude agevolazioni
Aprile 2002 Maroni presenta il testo approvato dal Consiglio dei ministri – divieto di proprietà controllo per enti pubblici e privati profit – obbligo di operatività in settori di rilievo sociale – divieto di distribuzione diretta e indiretta di utili – obbligo di reinvestimento nello scopo istituzionale – previsione di forme di partecipazione per lavoratori e beneficiari
Giugno 2002 Da un convegno della Fondazione Nova Spes emerge una proposta di decreto delegato sulla nascente impresa sociale che interviene sul Codice Civile – I settori: la scuola, l?università, gli ospedali e i musei – La riforma societaria: la srl anche non a scopo di lucro (comporta la modifica del libro V del Codice Civile)
Luglio 2002 Passata alla Conferenza Stato – Regioni, la legge torna al Consiglio dei ministri Unica modifica: l?inserimento degli enti ecclesiastici tra le forme giuridiche
Brevi dall’ Italia SMA: BUSTE,STRENNE E CARD PER TELETHON Lo shopper aiuta la ricerca. Il Gruppo Rinascente annuncia infatti la devoluzione di 2 centesimi per ogni shopper acquistato nei supermercati Sma. Le buste saranno proposte alla clientela nei supermercati caratterizzati da un?apposita segnaletica dal 15 ottobre prossimo. Dal 15 novembre, invece, saranno disponibili prodotti natalizi, caratterizzati dai loghi dell?iniziativa benefica, parte del cui prezzo andrà a finanziare la ricerca di Telethon. Sempre dal 15 novembre, e fino alla fine dell?anno, nei supermercati Sma, Cityper e Punto Sma sarà possibile effettuare donazioni, acquistando le card ?Sma per Telethon? a 5 euro ciascuna. A presentare l?iniziativa, nei giorni scorsi, la presidente dell?ente di finanziamento alla ricerca, Susanna Agnelli e l?amministratore delegato del settore alimentare Gruppo Rinascente, Benoit Lheureux. TLC E SUPERMERCATI PER I PROGETTI CESVI Sono stati ben 76mila gli sms di solidarietà nel progetto Super messaggio solidale di Vodafone Omnitel a favore della ong Cesvi. L?operatore di telefonia mobile sostiene infatti l?organizzazione di cooperazione nel suo progetto in Zimbabwe ?Fermiamo l?Aids sul nascere? devolvendo il costo del messaggio (1 euro) al netto dell?Iva. Il dato complessivo è stato fornito dalla stessa Vodafone Omnitel in occasione della tappa dello Zelig Tour al Vigorelli di Milano, il 17 settembre. Negli stessi giorni, l?ong bergamasca ha presentato un progetto con la catena di supermercati del Gruppo Lombardini (Comprabene e Pellicano Blu) a favore dei bambini abbandonati dela Romania. BNL,ECCO IL BILANCIO DI RESPONSABILITA’ Ben 188.500 euro donati a enti e associazioni non profit, 3.581.518 euro a sponsorizzazioni a sostegno del sociale, della cultura e dello sport di cui il 32,83% per aiuti umanitari e sociali, il 58,64% per la cultura, l?8,52% per lo sport. E ancora: 10 anni di partnership con Telethon che hanno portato a raccogliere be 85 milioni di euro per la ricerca sulla malattie genetiche. Sono alcuni dei dati del primo bilancio di responsabilità sociale di Bnl, gruppo bancario amministrato da Davide Croff che «si pone l?obiettivo di valorizzare in forma strutturata la storia e le esperienze più recenti maturate dal Gruppo in ambito etico e sociale, comunicando l?insieme dei valori che ne caratterizzano la cultura d?impresa».


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