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L’asilo del piano di sotto

«Volevamo risolvere i problemi di migliaia di famiglie,ma soprattutto sostenere l’iniziativa del privato sociale». Pamela Pantano è orgogliosa: «È un successo[...]»

di Mariateresa Marino

I soldi per la baby-sitter pesano sul bilancio familiare? Gli orari non coincidono mai e si corre come pazzi in mezzo al traffico? E ancora, a quale santo votarsi perché il bebé venga inserito nella graduatoria degli asili nido comunali? A Roma hanno detto basta con lo stress da bambino come ?pacco postale?. Stanno per arrivare gli asili nido condominiali. Basteranno un paio di stanze molto grandi, se con un cortile in mezzo è ancora meglio, uno stuolo di mamme disoccupate e di nonne volenterose. E le madri lavoratrici potranno tirare un sospiro di sollievo.
L?idea, finora unica in Italia, è venuta a Pamela Pantano, assessore all?Infanzia del Comune capitolino, dopo un viaggio a Londra dove esperienze come questa sono all?ordine del giorno, Dunque, Roma come Londra, Amsterdam, Stoccolma. «Era necessario pensare ad una soluzione flessibile che si potesse diffondere nella città senza problemi», spiega l?assessore Pantano, «le esigenze delle famiglie aumentano considerevolmente e se si pensa che per 50 mila bambini da 0 a 3 anni esistono oggi a Roma solo 145 asili nido che ne ospitano al massimo 7mila, è chiaro che il problema esiste e va risolto». I finanziamenti del Comune sono già pronti: un miliardo e duecento milioni da investire nei gruppi che presenteranno i progetti piu appetibili e più validi. Il bando e già affisso nelle bacheche delle circoscrizioni ed è rivolto a tutti coloro, associazioni comprese, che vogliano mettersi in gruppo per fondare l?asilo, a condizione però che nel gruppo stesso ci sia almeno un operatore specializzato, una maestra d?asilo anche in pensione, un educatore precario o disoccupato, un pedagogista. Il Campidoglio non solo paga i progetti migliori, ma finanzia anche i lavori di ristrutturazione delle future sedi dell?asilo. I grandi stanzoni dei palazzi dovranno infatti diventare sale giochi, videoteche, refettori, rigorosamente a norma di legge per quanto riguarda gli impianti e la sicurezza. Niente trucchi o sotterfugi, perché il Comune controlla. Un équipe di esperti e tecnici, infatti, farà controlli a sorpresa quasi con cadenza settimanale in tutti gli asili condominiali. Mamma e papà, dunque, possono star tranquilli.
Ma quanto tempo bisognerà aspettare prima di vedere i bambini giocare sotto casa? «I progetti dovranno essere esaminati dal 23 ottobre in poi, data di scadenza del bando», continua la Pantano, «speriamo di poter fare un bel regalo di Natale a molte famiglie romane. Ma soprattutto, speriamo di far passare, attraverso questa iniziativa, un messaggio importante, cioè la necessità della diffusione di una cultura della solidarietà e del senso della comunità». I progetti interesseranno, secondo le previsioni dell?assessore, circa 15 mila bambini.
Gli asili condominiali saranno nel segno della massima flessibilità, con orari che coprono praticamente tutta la giornata, dalle otto della mattina fino alle otto della sera. Ogni asilo ospiterà tra i dieci e i trenta bambini, cercando di mantenere il rapporto di un educatore ogni sei bebé. La retta mensile che i genitori dovranno pagare sarà compresa tra le 100 mila e le 300 mila lire al mese, secondo il reddito familiare, ed è comunque inferiore alle rette degli asili comunali. Insomma, tutto è pronto per partire. E ancora prima dell?arrivo dei progetti in Comune, sono arrivate le prime reazioni al centralino appositamente istituito dall?assessorato: lo 06/67104000. Tutti entusiasti dell?idea, genitori e associazioni o piccole cooperative già pronte a mettersi alla prova come educatori a tempo pieno. E intanto, come afferma soddisfatta Pamela Pantano, «molti assessori di altri Comuni italiani ci vogliono copiare l?idea e ci stanno letteralmente tempestando di telefonate».

Genitori, ecco cosa dovete fare

I progetti per gli asili nido condominiali possono essere presentati da associazioni, cooperative o enti che non profit, con una certa esperienza nel settore dei servizi per l?infanzia. Per questo è necessario, anzi vincolante, che nel gruppo proponente ci sia almeno un educatore specializzato che abbia già un po? d?esperienza nelle attività con i bambini. Saranno circa 15 mila i bambini interessati all?iniziativa, e tra questi saranno privilegiati quelli inseriti nella graduatoria degli asili nido della circoscrizione dove è residente la famiglia. La cooperativa che gestirà l?asilo nido condominiale avrà naturalmente obblighi ben precisi, tra i quali la redazione di un rapporto trimestrale sull?attività complessiva svolta e sui risultati ottenuti, la garanzia del rispetto delle tabelle dietetiche per il pasto dei bambini, applicate nelJe strutture comunali, la manutenzione ordinaria della struttura e dell?area verde, l?assistenza sanitaria dei bambini, mediante visite periodiche da parte dì pediatri. Il bando completo per la realizzazione degli asili condominiali, già disponibile nelle sedi delle circoscrizioni di Roma, lo si può trovare nel sito internet di ?Vita?: www.vita.it

I COSTI, I POSTI E GLI ORARI

Costo

da 100.000 a 300.000 lire in
base al reddito dei genitori

I posti disponibili

15.000 bambini

Gli orari

dalle 6,30 alle 20

Cosa occorre

uno specialista (educatore o pedagogista

I fondi previsti

1 miliardo e 200 milioni


messi a disposizione del Comune

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