Sostenibilità

L’agronomo disoccupato diventa green operator

Ecco come funziona la legge 266/97

di Redazione

Così un gruppo di neolaureati in agraria, con poche speranze occupazionali, hanno fondato a Milano un?impresa per la manutenzione del verde urbano

Sei mesi di vita, quattro soci e ambiziosi progetti per il futuro: questa è ?Green operator?, una piccola impresa nata nel quartiere Bovisa di Milano proprio grazie ai contributi previsti dalla ?266? (190 milioni) e attiva nel campo della manutenzione del verde, della tutela e riqualificazione ambientale e dei censimenti arborei. Davide Canepa, agronomo e socio dell?azienda afferma: «Finalmente, grazie a questa legge potrò fare il mio mestiere a tempo pieno, come ho sempre desiderato»

In che senso, scusi?
Nel senso che, come attestano le statistiche, circa il 70% degli agronomi dopo la laurea va a svolgere altre professioni perché la domanda di queste figure è ancora di gran lunga inferiore all?offerta. Spesso l?unica strada da percorrere per non buttare al vento gli anni spesi all?università rimane quella di mettersi in proprio. Ma non è facile. Per farlo ci vogliono i capitali che evidentemente, non tutti hanno.

E che invece la ?Bersani? vi ha consentito di avere a disposizione.
Esatto. Ciascun nostro socio ha maturato, seppur a vario titolo, una significativa esperienza lavorativa in campo ambientale perché animati da una grande passione per la natura. C?è il commercialista che ha sempre seguito aziende nel ramo agroindustriale. C?è l?architetto esperto in paesaggistica e che progetta parchi e giardini. Già da tempo perciò meditavamo di costituire una piccola azienda che potesse offrire diversi servizi attinenti alla cura del verde, come per esempio la valutazione della stabilità delle alberature o il monitoraggio costante del verde di alcune zone della città o ancora i rilievi delle quote altimetriche dei giardini. Quando si è presentata l?opportunità di beneficiare dei contributi previsti dalla legge (che ci hanno consentito di acquistare strumenti di lavoro all?avanguardia nel nostro settore) abbiamo subito predisposto il progetto per partecipare al bando del Comune di Milano.

Quanti nuovi posti di lavoro pensate di creare, nel medio periodo ?
Nell?arco di un paio d?anni pensiamo di riuscire ad ampliare la nostra attività fino ad aver necessità di almeno sei-sette nuovi collaboratori.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.