Cultura

L’Africa per i figli

Si chiama l’incontinente bianco l’ultima fatica di Giobbe Covatta, testimonial di Amref Italia. un libro che vince la sfida di fare dell’ironia (e tanta) su luoghi e situazioni in cui c’è davvero po

di Ettore Colombo

Giobbe Covatta non sempre fa ridere. A volte fa semplicemente, doverosamente solo pensare. Perché si occupa di Africa, continente che spesso mette solo voglia di piangere. E soprattutto perché Giobbe l?Africa se la porta nel cuore, dovunque vada, teatri e talk show inclusi. Del resto, come dice il suo faccione barbuto (e sorridente, sia chiaro?) negli spot tv, «Basta poco, che ce vo?? Sostenere l?Africa è facile». Concetto che Giobbe ribadisce anche ne L?incontinente bianco (Zelig editore, 115 pag., 9 euro). L?incasso del libro, scritto con la sua compagna Paola Catella, andrà all?Amref, di cui Giobbe è un amico, ma anche ?il? testimonial. Al punto che in tanti sono convinti che sia ?l?associazione di Giobbe?. Così non è, ovviamente: il filo che li lega è lo sforzo di guardare ai problemi dell?Africa senza alzare la voce. Però, quanto è difficile farlo cercando di far ridere. Vita: L?Africa è un argomento ricorrente nei tuoi spettacoli e libri. Fu amore a prima vista? Giobbe: L?incontro è stato casuale, ma dalla conoscenza si è passati all?innamoramento e poi al matrimonio. Vita: Con tanto di crisi? Giobbe: Ogni volta che vado in Africa giuro che non ci tornerà mai più, dico «Basta! Il mio impegno è una goccia nel mare!». Aiutare un villaggio a costruire un pozzo non risolve il problema della sete di un continente. Poi mi ricredo e penso che magari anche attraverso i miei libri cresceranno nuove generazioni forti di una consapevolezza diversa. Certo, i libri non risolvono i problemi, ma poi cosa gli racconto a mia figlia che ha 15 anni? Che non ho fatto nulla? Ecco, diciamo che lo faccio per lei? Vita: Giobbe, ma stiamo parlando di beneficenza o di aiuti veri? Giobbe: La beneficenza tecnicamente risolve poco e ideologicamente non mi piace. Il problema vero è quello della giustizia sociale. Delle politiche e delle scelte economiche che non vengono fatte. Io mi occupo dell?Africa, ma gli stessi problemi riguardano l?Asia, il Sud America. L?Italia? Certo, anche qui c?è povertà, ci sono ingiustizie, ma i parametri sono diversi. In Africa, povertà vuol dire morire di fame, di sete o di malattie. Vita: Tornando all?Italia e alla sua politica, tra girotondi e no global chi ti piace di più? Giobbe: Al movimento uscito da Genova volevo persino dedicarlo, questo libro, poi ho pensato che poteva sembrare ruffiano e così l?ho dedicato a mia figlia, ma mi sento vicino ai no global, anche se non mi va questa connotazione ?anti? globalizzazione. Noi dobbiamo lottare per un mondo più giusto, ma a me piace l?idea della globalizzazione perché indica che vogliamo occuparci dei problemi di tutti. Sui girotondi non so che dirti, li trovo un po? snob, ma se servissero a toglierci di mezzo Berlusconi ci andrei anch?io. Come mi metterei a giocare a palla prigioniera o a uno, due, tre… stella! Vita: Oh, finalmente fai ridere anche me? È più facile strappare sorrisi sul razzismo o su Dio? Giobbe: Sulla religione è più facile far ridere, probabilmente perché siamo un Paese cattolico e la fede è un fatto storico, sedimentato. Il razzismo crea più imbarazzi, anche se credo che il problema sia il classismo: il medico o l?imprenditore nero vanno benissimo, è l?operaio nero che dà fastidio. Vuole diritti, non solo cibo. In Africa invece siamo ancora all?indovina chi cena, non a chi ci viene. Direttamente dal libro La gag del radiogiornale Oggi in Italia sono morti 33mila bambini tra gli 0 e i 12 anni. Messaggi di cordoglio sono arrivati da tutto il mondo, e si moltiplicano la manifestazioni di solidarietà verso il nostro Paese, così duramente colpito. È stato deciso che per i prossimi 30 anni i tg non parleranno d?altro, la stampa dedicherà a questa tragedia la prima pagina per 40 anni. La Conf. Poet., la Confederazione dei Poeti, ha dichiarato che si poeterà su quest?argomento per tutto il secolo. Si terranno manifestazioni per otto decenni. Le bandiere verranno tenute a mezz?asta per 101 anni. Si è altresì stabilito che?. Ma scusate un momento! Scusate, ma? Ma no!!! Non è successo in Italia, è successo in Africa. E allora chissenefotte! Succede tutti i giorni, che cazzo di notizia è?


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