Welfare
Lultima di Flick e di Rosy
Su una pessima circolare riguardante le carceri
Sono un?assistente volontaria penitenziaria e le scrivo per manifestare la mia preoccupazione. Nei mesi estivi il numero dei suicidi in carcere è aumentato vertiginosamente a tal punto che oramai si può parlare di un vero e proprio bollettino di guerra. In agosto la riduzione dell?organico del personale ha creato dei disagi enormi a detenuti e a noi operatori che impazziamo per riuscire a riempire i buchi, anzi le voragini organizzative provocate dalla negligenza dell?amministrazione penitenziaria.
I magistrati vanno in vacanza, i permessi premio diminuiscono e i comportamenti autolesivi da parte dei detenuti, soprattutto stranieri e tossicodipendenti, aumentano. Perciò ho colto con apprensione la notizia di una circolare ministeriale del dipartimento dell?Amministrazione penitenziaria che prevede la riduzione del Servizio di guardia medica ed infermieristica, che in qualche carcere sarà addirittura del 50%.
Non capisco perché in un Paese dove le carceri scoppiano, i carcerati sieropositivi non ricevono le cure adeguate, i malati di Aids escono solo con la Grazia del presidente della Repubblica, il sovraffollamento veicola le infezioni e siamo sempre col cuore in gola per paura delle epidemie ( la comparsa della Tbc è ormai un segreto di Pulcinella), si debba arrivare a prendere provvedimenti così dannosi. É una vergogna!
Lettera firmata, Roma
Condivido la sua preoccupazione e indignazionesulla situazione igienico sanitaria in carcere. Anch?io, come lei, non capisco il perché di questo provvedimento.Questa circolare è in controtendenza con l?indirizzo preso dall?Amministrazione penitenziaria.
Le ricordo che un decreto ministeriale firmato dall?Amministrazione Penitenziaria e dal ministero della Sanità nel marzo scorso ha stabilito copertura sanitaria obbligatoria per i malati di Aids. Inoltre il primo luglio è stato approvato il testo di legge che prevede l?incompatibilità fra Aids conclamato e carcere. Ma per fortuna la circolare ha già sollevato delle proteste. Il 27 agosto scorso il senatore verde Athos de Luca ha presentato un?interrogazione parlamentare ai ministri di Giustizia e Sanità. La riduzione prevista dal primo settembre infatti non consentirà assistenza medica ed infermieristica, soprattutto di notte e in carcere, si sa, le notti sono molto lunghe. Infatti i suicidi sono strettamente legati a emergenze sanitarie, alla presenza dei tossicodipendenti, dei sierospositivi che a Rebibbia sono addirittura il 30% della popolazione penitenziari. Così, nonostante le buone intenzioni, le leggi approvate e le dichiarazioni di intenzioni fatte, le condizioni della popolazione carceraria rimangono immutate, se non peggiorate.
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