Welfare

L’indultino passa alla Camera, ma deve ritornare ancora al Senato

Secondo l'associazione Antigone, dovrebbero essere circa cinquemila i detenuti a poter beneficiare del provvedimento.

di Benedetta Verrini

E l?indultino va. Alla Camera passa, con i voti contrari di Lega e An e l?astensione di Verdi e Prc, la proposta di legge ?Sospensione condizionata dell?esecuzione della pena detentiva?, ovvero l?indultino. Che deve ritornare al Senato dato che a Montecitorio il testo è stato modificato. In base alle stime approssimative dell?associazione Antigone, dovrebbero essere circa 5mila i detenuti che potranno beneficiare di questo provvedimento, così come è uscito dall?emiciclo della Camera. In pratica, per i detenuti che hanno già scontato metà della pena definitiva è previsto uno sconto di due anni sulla pena. L?applicazione non è automatica, occorrerà presentare una richiesta alla magistratura di sorveglianza che, verificate le condizioni di applicabilità, dovrà sospendere la pena. Sono esclusi da questo provvedimenti i detenuti condannati per gravi reati come, per esempio, terrorismo, mafia, omicidio, rapina aggravata, violenza sessuale e pedofilia. Per questi è già esclusa anche la concessione dei benefici penitenziari. Non si applicherà l?indultino neppure a chi viene dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza.


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