Non profit
Limpresa sociale si fa coalizione
In meno di dieci anni limpresa sociale nel Regno Unito si è sviluppata passando dallessere una combinazione intrigante di parole ad una forza influente... di David Parker
di Redazione
In meno di dieci anni l?impresa sociale nel Regno Unito si è sviluppata passando dall?essere una combinazione intrigante di parole – sociale e impresa – ad una forza influente, in grado di cambiare il modo in cui si sviluppano gli affari e vengono offerti i servizi pubblici.
Il governo inglese definisce impresa sociale un «azienda con obiettivi primari sociali o ambientali, i cui profitti vengono reinvestiti nell'azienda o nella comunità, al di fuori della necessità di massimizzare il profitto per gli azionisti e proprietari». Nel 2001 alcune organizzazioni chiave nel settore delle cooperative, del volontariato e nella comunità hanno creato la Coalizione dell?Impresa Sociale. Gli obiettivi del network erano di dar voce al settore, di condividere le best practices e di condizionare le politiche.
Il governo calcola che ci siano circa 55mila le imprese sociali nel Regno Unito con un fatturato annuo di 27 miliardi di sterline (quasi 40 miliardi di euro). Il settore rappresenta il 5% di tutte le imprese e ,con 8.4 miliardi di sterline (12.3 miliardi di euro) vale quasi 1% del Pil. La Coalizione dell?Impresa Sociale ha accresciuto il peso delle imprese sociali nell?agenda politica, raccogliendo il sostegno sia dal partito Laburista che di quello Conservatore. Nel 2005 Blair ha però varato una nuova formula legale denominata Community Interest Company (Impresa d?Interesse alla Comunità).
Questo nuovo e rigido modello di impresa si è dimostrato molto più popolare del previsto. In soli 20 mesi più di 900 imprese provenienti da diversi settori (sanità, tempo libero, formazione e arte) si sono registrate come Cic. A queste si sono aggiunte anche diverse imprese sociali già esistenti. La popolarità del Cic potrebbe però avre conseguenza negative. Il pubblico infatti potrebbe incominciare a pensare che le uniche imprese sociali sono le Cic. Come evitare questo effetto boomerang? Secondo il presidente del UK Social Audit Network, John Pearce «molte imprese sociali ritengono che la contabilità sociale sia una buona idea ma non necessaria. E invece i resoconti sociali offrono l?opportunità di marcare la loro differenza».
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