Economia
Limpresa sociale scaccia la mafia
In 20 anni a Gioiosa Jonica e a Siderno è nata una delle più importanti realtà di servizi alla persona che inserisce decine di svantaggiati. Malgrado la ndrangheta di Vincenzo Canonaco
di Redazione
Nel cuore della Locride per rispondere a un duplice bisogno: quello, immenso, dell?assistenza e quello drammatico di trovare un lavoro, di avere una professione. Un tentativo tutt?altro che facile, oggi, in Calabria, come testimoniano le intimidazioni di cui è stato oggetto nei giorni scorsi don Giuseppe Campisano, promotore di reti sociali e cooperative a Gioiosa Jonica.
Nella stessa cittadina ha sede la cooperativa sociale Cossea, cooperativa che inizia ad operare con i servizi di assistenza domiciliare grazie all?azione volontaria di 14 giovani che in queste contrade, ricche di storia ma ancora frenate dai tentacoli della violenza e del malaffare, credono nel servizio sociale. Volontari che riescono a creare una realtà in grado di dare una vita più dignitosa ai minori a rischio, ma anche ai cosiddetti malati di mente, spesso forzati e consumati dalle degenze obbligate. C?è posto pure per i drogati. Quattro strutture tra Siderno, Gioiosa Jonica e Caulonia, tutte nella provincia reggina, per accogliere 45 ex ?pazzi?, 8 minori con provvedimento giudiziario e 7 tossicodipendenti. Ma quando Pino Candido, vicepresidente della cooperativa, dà un altro numero, tanti rimangono di stucco: ben 56 dipendenti assunti e impegnati nei vari servizi. Nella Calabria del lavoro che non c?è o di quello ?nero?, un?azienda medio grande. Da queste parti, dopo gli enti locali, ha il numero di cartellini maggiore da timbrare ogni mattina. Rispetto alle imprese sociali operanti in regione, è quella che impiega più personale.
Ma non finisce qui, nei prossimi mesi sarà avviato un progetto triennale, come forma di terapia per i tossicodipendenti. Un?iniziativa in collaborazione con i Sert della zona, che riceverà dalla presidenza del Consiglio un contributo annuo di 50mila euro per tre anni. I fondi saranno impiegati per effettuare dei laboratori di ceramica e di falegnameria. L?obiettivo sarà quello di «allargare il numero degli assistiti e catalizzare nuove persone» che, dipendenti dalla droga, potranno trovare un modo per uscirne o verranno aiutate con strutture più adeguate, secondo lo stadio di dipendenza.
Una cooperativa che non finisce d?impegnarsi sul difficile fronte sociale. I cosiddetti malati di mente che «hanno riacquistato una loro autonomia, una dignità», racconta Candido, «con l?impegno dei nostri operatori. Molti ritornano a passeggiare nei loro paesi d?origine, lavorano nei laboratori del cuoio e del legno». Come siete riusciti a renderli partecipi ? «Perché la nostra vocazione di lavorare nel sociale è grande, e li abbiamo coinvolti nella vita di ogni giorno».
I bisogni e le sollecitazioni sono tante: «Ci sono molte persone che hanno necessità d?aiuto e il servizio sociale può essere in grado di esaudire un bisogno necessario e trovare un posto di lavoro serio».
CALABRIA NON PROFIT
Ragione sociale: Cooperativa sociale
Cossea a responsabilità limitata
Tipo coop: A
Centrale: Lega delle Cooperative
Data di nascita: 1984
Attività: assistenza minori, disabili
psichici, inserimento lavorativo
tossicodipendenti
numero addetti: 56
fatturato: 1 milione di euro
Indirizzo: via Giordano Bruno 28
89042 Gioiosa Jonica (Reggio Calabria)
Tel: 0964.419191
Email: cossea@libero.it
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