Non profit

L’impresa sociale raddoppia

Federsolidarietà, la divisione del movimento di ispirazione cattolica che riunisce il settore della cooperazione sociale

di Redazione

L?ultima, recentissima, assemblea nazionale di Confcooperative, si è rivelata anche un?importante occasione per sottolineare l?ottimo stato di salute di Federsolidarietà, la divisione del movimento di ispirazione cattolica che riunisce il settore della cooperazione sociale. Dal 1996 ad oggi, infatti, è aumentato di circa il 70% il numero di imprese sociali ad essa aderenti (da circa 1.300 sono diventate oltre 2.000), i posti di lavoro sono pressocché raddoppiati, passando da 30 mila a 60 mila e il fatturato è cresciuto da 1.300 miliardi di lire agli attuali 2.400. Alla luce di questi risultati assume ancor più un carattere di urgenza la definizione di alcuni provvedimenti che potrebbero ulteriormente ?mettere la ali? al settore: «Credo che ormai non sia più rinviabile la regolamentazione giuridica dello statuto del socio lavoratore» afferma Gianfranco Marzocchi, presidente di Federsolidarietà, «si tratta di un provvedimento che attendiamo da tempo e che potrebbe davvero agevolare la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro. Ma il Parlamento sembra non accorgersene e continua ad ignorare l?esistenza di un disegno di legge che da oltre due anni giace in Senato in attesa di essere discusso».


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